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Pomate per ematomi: le più efficaci

02/05/2024 - Pubblicato in Rimedio per

Sin da piccoli, correndo nei prati o giocando a calcetto con gli amici, ci si ritrova a che fare con piccole ferite alle ginocchia, lividi ed ematomi qua e là. Ovviamente si tratta di piccoli incidenti che capitano anche quando si è più grandicelli: si tratta di situazioni che causano piccoli o grandi versamenti di sangue che, tranne nei casi più gravi che richiedono l'urgente intervento del medico, possono risolversi da soli con l'ausilio di pomate a uso topico oppure rimedi naturali altrettanto validi.

Cos'è l'ematoma

Per ematoma si intende un accumulo di sangue, più o meno abbondante, che si stagna al di fuori dai vasi sanguigni, solitamente conseguenza immediata di botte, contusioni o traumi: il sangue si ritrova a fuoriuscire eccezionalmente dal sistema circolatorio, riversandosi così in cavità o tessuti situati nei pressi dell'area colpita, dando così vita all'ematoma. Questa raccolta sanguigna si può quindi accumulare in qualsiasi parte del corpo, ad esempio al di sotto dell'epidermide, in un muscolo, nel cervello, al di sotto della lamina ungueale, nell'orecchio oppure nell'area anale.

La gravità di un ematoma dipende dunque dalla sede in cui si forma, ma anche da altri fattori non trascurabili, ovvero la tipologia del trauma subito, il vaso sanguigno colpito (se arteria, capillare o vena), la grandezza dello stesso ematoma e la funzionalità coagulativa del singolo soggetto. 

È quindi facile immaginare che l'ematoma causato dalla rottura di un capillare non è così grave come invece può esserlo una raccolta estesa di sangue, con tanto di emorragia che non può non comportare il ricorso al medico.

Molti tendono a confondere l'ematoma con l'edema o l'ecchimosi, ma ci sono precise differenze tra queste e altre manifestazioni: l'edema ad esempio è un semplice accumulo di liquidi tra i vari spazi interstiziali presenti nel corpo umano, causato però non necessariamente da un evento traumatico ma da affezioni patologiche o difetti del sistema circolatorio.

L'ecchimosi invece è quello che viene chiamato comunemente livido ed è una lievissima raccolta di sangue sottopelle. 

Ben differente e più serio è invece l'emangioma, caratterizzato da un anomalo sviluppo dei vasi sanguigni nella zona dell'endotelio (tessuto che riveste tutte le superfici del cuore, dei vasi linfatici e di quelli sanguigni).

Tipologie di ematoma

Un ematoma può essere considerato più o meno serio soprattutto in base alla zona in cui si manifesta. Quelli sottocutanei (tra cui le petecchie, la porpora e le ecchimosi) sono quelli più superficiali e piccoli, tendono a guarire da soli in un paio di settimane circa e l'accumulo di sangue non si estende quasi mai oltre i tessuti limitrofi la lesione. 

Ci sono poi gli ematomi cerebrali, che necessitano sempre di un consulto medico, con talvolta anche interventi chirurgici: otoematomi, che colpiscono l'orecchio e in particolare la cartilagine che si trova vicino al pericondrio auricolare, gli ematomi perianali, spesso confusi con emorroidi esterne e causati da sforzi intensi e poi gli ematomi subungueali che si formano sotto l'unghia.

C'è poi quella tipologia di ematoma che si manifesta in seguito a un'operazione chirurgica, a causa ad esempio dell'ipertensione arteriosa, di difetti nella coagulazione del sangue o nell'emostasi o di un'eventuale terapia anticoagulante. Questo tipo di ematoma è da trattare e valutare con estrema cautela in quanto può causare infezioni della ferita o conseguenze anche più serie.

Sintomi dell'ematoma

L'ematoma si crea dunque quando c'è un improvviso afflusso di sangue da parte di vasi sanguigni o capillari, verso i tessuti circostanti, restandovi quindi imprigionato non avendo sbocchi per fuoriuscire. Il primo sintomo della presenza dell'ematoma è proprio la variazione cromatica della pelle, con colorazione rossastra che, nel corso dei giorni, diventa violaceo fino a sfumare sul nero. Solo dopo circa 1 settimana l'ematoma diventa di un colore verde-giallognolo, per poi scomparire totalmente.

Tra gli altri sintomi ci possono essere gonfiore, tensione dell'area e dolore, oltre a una sensazione più o meno intensa di calore.

In certi casi però gli ematomi passano letteralmente inosservati, frutto soprattutto di incedenti casalinghi di lieve entità. Diverso è ovviamente il caso degli ematomi più gravi, soprattutto a livello cerebrale, con sintomatologia complessa ed evidente (svenimenti, convulsioni, vomito) oppure nel caso in cui l'ematoma coinvolga grandi vasi arteriosi.

Cause più frequenti

Per quanto riguarda i fattori scatenanti la formazione di un ematoma, è importante ricordare che il più delle volte si tratta di eventi traumatici o comunque di poca gravità. Non mancano però le cause patologiche, tra le quali patologie gravi come la leucemia.

A causare l'ematoma possono essere dunque:

  • difficoltà dell'organismo nella coagulazione del sangue (si parla in questo caso di emofilia oppure di piastrinopenia, ossia carenza seria di proteine nel flusso sanguigno)
  • assunzione di farmaci antitrombotici o anticoagulanti (come ad esempio l'acido acetilsalicilico, dicumarolo, warfarin o eparina)
  • la presenza di grandi quantità di grasso sottocutaneo (condizione che in generale colpisce più le donne)
  • complicanze conseguenti a un intervento chirurgico
  • vasi sanguigni indeboliti dalla presenza pregressa di aneurismi, tumori o infezioni
  • eventi traumatici come incidenti, contusioni o urti
  • l'età, ossia se i bambini sono più soggetti a cadute e a sviluppare ematomi o lividi, gli anziani hanno più facilità a sviluppare questi raccolte di sangue localizzate perché i vasi sanguigni sono più sottili e fragili, dunque più facili a rompersi.

Diagnosi e cura degli ematomi

Sarà ovviamente il medico a valutare l'entità di quegli ematomi importanti, a seconda ovviamente della loro sede: saranno quindi competenti l'ematologo, il traumatologo, il dermatologo oppure il neurologo. In quest'ultimo caso il medico dovrà analizzare un ematoma cerebrale, con l'ausilio di esami strumentali come TAC, radiografie, elettroencefalogramma e angiografia cerebrale. Molti casi seri dovranno essere trattati chirurgicamente, drenando il sangue così da svuotare letteralmente la cavità cranico-cerebrale dall'eccesso di sangue.

Anche gli ematomi che colpiscono i muscoli devono essere trattati con attenzione perché lo stesso tessuto muscolare, in seguito al trauma subito, può pian piano trasformarsi anche in fibroso tessuto connettivale, con conseguente aumento del volume e anche calcificazioni. Proprio per questo motivo è importante che il medico indichi la terapia più adatta che favorisca la ricrescita dei capillari, il metabolismo cellulare e la riparazione del muscolo, con riassorbimento dell'ematoma.

Nei casi invece di ematomi più lievi sarà sufficiente ricorrere a una crema per ematomi e gonfiore dalle proprietà analgesiche e antinfiammatorie: questa tipologia di medicinali, i FANS, sono in commercio anche in forma di compresse o soluzioni da assumere per via orale.

Ci sono anche farmaci per trattare ematomi in sedi particolari, come ad esempio una crema per ematomi sul viso oppure una pomata per ematomi da iniezioni, apparsi cioè in seguito alla perforazione, del tutto innocua, della vena con l'ago della siringa oppure nella non necessaria fuoriuscita dell'aria da quelle particolari siringhe pre-riempite (la sacca d'aria presente nel cilindro o siringa, serve proprio a permettere al farmaco di ristagnare e agire in maniera più incisiva e profonda). In ogni caso si tratta di prodotti che hanno come principi attivi i frutti della natura, come la calendula, l'arnica, l'iperico, l'ippocastano ed equiseto.

Migliore pomata per ematomi

I principi attivi maggiormente contenuti nelle pomate, nei gel e nelle creme utilizzate per curare ematomi e lividi, sono quelli responsabili della progressiva riduzione del dolore e del gonfiore, favorendo di conseguenza una guarigione più veloce riducendo così il dolore e il gonfiore. 

I più comuni sono l'estaretto di escina, l'arnica, la vitamina K e la bromelina. L'escina è quel principio che viene estratto dall'ippocastano, assai apprezzato per l'azione anti-edema e vasoprotettrice, consigliato per migliorare la funzionalità del sistema circolatorio e quindi sgonfiare la parte colpita dall'ematoma. 

Un'ottima pomata per assorbire ematoma è Ematonil, acquistabile sia in formato gel che spray rinfrescante effetto ghiaccio: è un prodotto a base di arnica, mentolo, bromelina e appunto escina: frutto degli studi della azienda farmaceutica Bayer, Ematonil ripristina le ottimali condizioni fisiologiche della pelle.

Per quanto riguarda l'Arnica montana, si tratta di una pianta ricchissima di benefici principi vegetali tra i quali terpenoidi, oli essenziali, sesquiterpeni, acidi fenolici e flavonoidi, grazie ai quali è molto apprezzata per le sue proprietà antisettiche, antidolorifiche, antinfiammatorie, antimicotiche, antibatteriche e antiossidanti. Il gel a base di arnica può essere applicato sull'ematoma più volte al giorno, così da ridurre gonfiori e dolori.

Per quanto riguarda i farmaci per lividi ed ematomi, altrettanto valida è la pomata Reparil, anche in gel e supposte, a base di essenza del fiore di arancio amaro, lavanda e di escina.

Un'altra categoria di farmaci per trattare gli ematomi è quella a base di eparina, noto anticoagulante che facilità la fluidità del sangue, evitando la formazione di coaguli: oltre a essere un vero e proprio salvavita in soggetti che soffrono di problemi cardiaci a causa di ostruzione delle arterie, è un trattamento che si rivela efficace anche per curare gli ematomi figli di contusioni, velocizzando anche in questo caso la guarigione totale.

Come pomata per contusioni forti molto utilizzata e con all'interno un derivato dell'eparina, c'è Hirudoid, indicata anche in caso di stasi venosa, di flebiti superficiali e tromboflebiti: aiuta a prevenire e curare ematomi ma anche infiammazioni e dolori intensi. Hirudoid è disponibile in formulazione gel o crema, entrambe ricche di glicosaminoglicanopolisolfato (il derivato dell'eparina), di cui si evidenziano le proprietà antinfiammatorie, antitrombotiche e fibrinolitiche.

È quindi un valido aiuto anche per alleviare gonfiori ed ematomi, oltre ovviamente alle tromboflebiti più superficiali.

Per utilizzare Hirudoid gel o crema al meglio, bisogna prima lavare la parte interessata con del semplice sapone neutro e acqua, in modo da rimuovere i batteri. Dopo aver asciugato bene, è il momento di applicare il prodotto, facendolo penetrare con movimenti delicati e circolari (evitando le mucose e le ferite sanguinanti): è importante non esercitare un'eccessiva pressione perché si rischierebbe di infiammare ancora di più la parte e danneggiare i vasi sanguigni.

Solitamente Hirudoid deve essere applicato almeno 2-3 volte al giorno, a meno che le indicazioni mediche non siano differenti in merito. 

Ripetere l'applicazione 2-3 volte al giorno o secondo le indicazioni del prodotto o del medico.

Come velocizzare il riassorbimento di un ematoma: consigli

Quando si forma un ematoma di lieve entità dopo una botta o un altro evento traumatico, è importante per prima cosa mettere sulla parte colpita una borsa del ghiaccio, così da sfruttare il potere anestetizzante del freddo, ridurre le dimensioni dell'ematoma e rallentare il flusso sanguigno verso l'area interessata, impedendo che si riversi altro sangue nei tessuti circostanti.

Basta fare impacchi per almeno 2 giorni ogni quarto d'ora : il calore invece ha l'effetto di dilatare i vasi sanguigni, aumentando l'irrorazione del sangue, tanto è vero che non è opportuno esporre la zona al sole.

Un'ottima idea è anche quella di utilizzare una fasciatura stretta che, tramite la compressione, limita il sanguinamento interno.

Apporta benefici anche tenere sollevata la parte del corpo interessata dall'ematoma, in modo che sia al di sopra del cuore: in questo modo affluisce meno sangue e non ci sarà alcun ristagno ulteriore nei tessuti.

Anche l'alimentazione può essere un valido aiuto per rimarginare l'ematoma, con l'accortezza di consumare cibi ricchi di ferro (dal fegato alle uova, fino ai cereali integrali e ai legumi), di zinco (soprattutto semi di girasole e di sesamo, lievito di birra e noci) e di bioflavonoidi, oltre allo yogurt e al kefir che sono fonti importanti di probiotici.

 
Laureata in Lingue nel 2019, unisce la sua passione per i viaggi e le culture straniere che è una vera e propria vocazione che la porta a viaggiare, a immergersi in culture diverse e a interagire con persone di tutto il mondo. Queste esperienze hanno arricchito la sua comprensione del mondo, permettendole di apprezzare le diverse prospettive e modi di vita. Combinando la sua comprensione delle esigenze dei consumatori con la sua formazione in lingue e culture, è in grado di offrire approfondimenti unici sui prodotti di benessere e salute come integratori e cosmetici. Laura sa come trasmettere informazioni complesse in modo chiaro e coinvolgente, rendendo i suoi contenuti accessibili ad un ampio pubblico e dando consigli pratici sulla propria salute. https://www.linkedin.com/in/lauraferaudo/
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