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Ustioni in cucina: come comportarsi? Quali rimedi adottare?

Le ustioni in cucina rappresentano una delle più comuni cause di infortuni domestici e possono presentarsi sotto differenti forme, dalle più lievi alle più importanti.

In base alla loro gravità, di solito vengono classificate in tre tipologie:

  1. di primo grado
    • interessano unicamente lo strato più superficiale dell'epidermide, che appare arrossata e tesa, poco dolorabile;
  2. di secondo grado
    • coinvolgenti gli strati intermedi della pelle, che presentano vesciche più o meno estese e doloranti, con arrossamento e bruciore. Tali vesciche contengono un siero che tende a uscire dopo perforazione dello strato cutaneo sovrastante;
  3. di terzo grado
    • si tratta di vere e proprie ustioni che arrivano fino agli strati profondi della cute, coinvolgendo terminazioni nervose, vasi sanguigni e linfatici.

In presenza di una scottatura è necessario prima di tutto porre la zona interessata sotto ad un getto di acqua fredda, per alleviare il dolore e per contrastare la penetrazione della bruciatura.

Successivamente può essere utile sottoporre la lesione ad un impacco di ghiaccio che svolge il compito di indurre vasocostrizione periferica con diminuzione delle manifestazioni flogistiche localizzate.

In commercio sono disponibili numerosi rimedi terapeutici da applicare per uso topico, da abbinare a preparati naturali a base di olio essenziale di lavanda, molto efficace per le sue proprietà antinfiammatorie.

Anche l'aloe vera svolge un compito lenitivo e cicatrizzante, così come l'echinacea, che possiede notevoli proprietà antibiotiche ed antiflogistiche;
l'iperico contribuisce ai processi di cicatrizzazione e diminuisce il dolore associato alle ustioni; la calendula infine trova largo impiego per la sua spiccata attività lenitiva.