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Il problema dei denti sensibili è sempre più sentito dagli odontoiatri che sono alla continua ricerca di nuove terapie per ridurre il dolore e arginare i danni, ma è molto avvertito anche dall’intera popolazione, considerando che colpisce il 40% delle donne e circa il 30% degli uomini, percentuale che tende ad aumentare a causa delle poco equilibrate abitudini alimentari degli ultimi decenni e perché la dentizione è mantenuta per un numero di anni maggiore rispetto al passato.

Sintomi

Se capita di sentire dolore quando si morde qualcosa di molto freddo o caldo, dopo un pranzo particolarmente ricco, durante uno spazzolamento dei denti più vigoroso, molto probabilmente si soffre di un particolare disturbo chiamato "sensibilità dentale". Parliamo di un’intensa ma breve sensazione di dolore o fastidio ai denti e alle gengive. Questo significa che anche assaggiare un cibo caldo o bere dell’acqua fredda, lavarsi i denti o respirare a bocca aperta quando l’aria è fredda, possono provocare dolore, perché il fastidio giunge quando c’è l’esposizione della dentina a stimoli termici, batterici, tattili, osmotici o chimici.
Inoltre quando si soffre di sensibilità dentale si tende a non spazzolare i denti o a farlo molto piano, lasciando una porta aperta alle carie, alla gengivite o parodontite, provocando danni a catena.
La fascia di età in cui maggiormente si sviluppa questo fastidio è tra i 20 e i 40 anni, e si manifesta soprattutto tra le donne, con una percentuale più alta per le donne in gravidanza.

Causa della sensibilità dentale

In condizioni di normalità il dente ha un rivestimento protettivo importantissimo, lo smalto, al di sotto del quale troviamo la dentina, che è uno strato più soffice ricco di tubuli (tubuli dentinali) che partono dalla zona centrale del dente, dove si trova la cosiddetta polpa dentale, fino alla zona esterna dello smalto. La dentina, dunque, ha il compito di mettere in comunicazione la parte centrale, detta appunto polpa dentale, con la cavità intraorale. Quando la dentina soffre di ipersensibilità vi sono più tubuli dentinali aperti e il loro diametro si riduce notevolmente, per cui c’è una maggiore sensibilità agli stimoli esterni come caldo, freddo, acidità o colpi di spazzolino, che causano dolore o fastidio.
Inoltre, quando anche lo smalto, che funge da protezione ,viene meno per l’uso di dentrifici, colluttori, medicinali troppo aggressivi, per l’insorgere di determinate patologie o per le sostanze acide che entrano a contatto con l’arcata dentaria, la condizione generale dei denti peggiora, la sensibilità dentinale si acutizza e il cavo orale è reso più vulnerabile.

Facciamo un elenco dei motivi per i quali si soffre di questo disturbo:

  • Lavare i denti con spazzolini duri o spazzolarli con troppa forza causando "traumi da spazzolino"
  • Uso eccessivo di prodotti sbiancanti per i denti.
  • Denti danneggiati a causa dell’età avanzata o per patologie connesse alla perdita di smalto.
  • Bruxismo, ovvero l’atto involontario di stringere e digrignare i denti durante il sonno.
  • Diete eccessive e debilitanti.
  • Ingerire cibi o bevande contenenti sostanze acide di origine esogena o di acidi endogeni che vengono a contatto con la cavità orale.


La Prevenzione prima di tutto: come evitare fastidi e dolori

Come sempre la prevenzione è sempre la soluzione migliore, e vi invitiamo a seguire questi piccoli consigli che eviteranno l’insorgere di questo fastidioso disturbo:

  1. Lavare sempre i denti dopo aver ingerito cibi e bevande particolarmente acidi come dolci, fritture, vino e bevande gassate.
  2. Utilizzare uno spazzolino morbido che non danneggi denti e gengive
  3. Abbinarlo ad un dentifricio per denti sensibili che igienizzi senza aggredire lo smalto dei denti. Scegliere, in ogni caso, un dentifricio adatto alle nostre specifiche esigenze.
  4. Assicurarsi di non soffrire di Bruxismo o di altri disturbi dentali attraverso controlli periodici dal dentista di fiducia.
  5. Impiegare il filo interdentale per eliminare ogni traccia di cibo, nonostante la corretta igiene orale.

Come dentifricio ti consigliamo due tra i migliori dentifrici per denti sensibili e dolorosi. 

Per contrastare la sensibilità dei denti puoi anche utilizzare un collutorio o filo interdentale.

Rimedi per alleviare il dolore

Ricorso al dentista

Vi sono diverse modalità per alleviare il dolore con l’ausilio del dentista, ed esse dipendono dal grado di sensibilità raggiunto e quindi dalla gravità della situazione. La prima terapia d’urto utilizzata dai dentisti è quella di potenziare lo smalto per donare maggiore protezione ai denti, e ciò avviene con applicazioni periodiche di fluoruro di sodio, di fosfato di calcio o di nitrato di potassio che vengono applicate con diverse sedute attraverso il laser. Quando il disturbo è circoscritto a piccole zone, è possibile ricorrere ad adesivi protettivi o resine che si applicano direttamente sull’area dolorante.


Per concludere

Per una completa risoluzione del problema è necessario identificare i fattori scatenanti della sensibilità dentale per programmare, in accordo con l’odontoiatra, un corretto piano di trattamento che preveda una buona prevenzione mediante l’utilizzo di prodotti ad hoc ed un eventuale intervento medico.