20/03/2024 - Pubblicato in Rimedio per
Le emorroidi sono un disturbo tanto frequente quanto sottovalutato di cui soffrono donne e uomini di ogni età, spesso riluttanti nel sottoporsi a una visita medica perché ritenuta fonte di imbarazzo.
Tuttavia ti invitiamo a non sottovalutare eventuali sintomi associati alla malattia emorroidaria poiché un'attesa troppo protratta può portarti a dover ricorrere a terapie chirurgiche e ambulatoriali.
Di seguito troverai un approfondimento su questa tematica: dopo aver chiarito di cosa si tratta, scoprirai quali sono i migliori farmaci per emorroidi, quelli più adatti al tuo caso e le norme comportamentali da adottare riguardo ad alimentazione, attività fisica e stile di vita.
Quando vai alla ricerca del miglior farmaco per emorroidi in realtà ti stai concentrando sulle soluzioni per risolvere (o almeno alleviare) la cosiddetta malattia emorroidaria: a essere precisi, infatti, le emorroidi sono i vasi sanguigni all'interno del canale anale, quindi fanno parte della conformazione anatomica di questa zona.
La presenza di cuscinetti di tessuto venoso ha una sua utilità, poiché la loro mancanza porterebbe a emissioni involontarie di aria e materiale fecale anche in caso di perfetto funzionamento dello sfintere anale; pertanto il problema nasce quando si infiammano e si gonfiano provocando scompensi di vario tipo.
A provocarle sono tutti i fattori che intensificano la pressione endo-addominale oltre misura, esercitata nel momento della defecazione. Ecco le cause più comunemente riscontrate:
Eventuali episodi di diarrea e meteorismo hanno un'azione irritativa a livello locale solo in presenza di alterazioni ai vasi mentre non esiste un legame con l'insorgenza di tumori al retto e all'ano (per lo più procurata da infezioni da ceppi di Papilloma virus ad alto rischio oncogeno).
I medicinali sono utili per dare sollievo a sintomi quali prurito, dolore, gonfiore, colore bluastro, comparsa di muco nelle feci, sensazione di evacuazione incompleta e, di conseguenza, anche alla fuoriuscita di sangue rosso vivo; tuttavia hanno un'efficacia risolutiva quando le dilatazioni rimangono in sede o vi tornano spontaneamente.
Per porzioni di vene ormai giunte al prolasso, i farmaci hanno comunque il pregio di alleviare i sintomi almeno in un buon numero di situazioni ma, qualora non fossero più efficaci (eventualità meno frequente di quanto si crede), il medico curante t'indirizzerà verso un controllo proctologico più approfondito per effettuare eventuali interventi ambulatoriali o chirurgici.
Dipende dai punti di vista: se il dolore è molto forte, prendere dei medicinali per via orale può avere senso purché non rendano il sangue più fluido. Infatti, assumere il Brufen o la Tachipirina per le emorroidi non è una soluzione intelligente in quanto aumentano il rischio di emorragie.
Se ti stai chiedendo quali sono le migliori compresse per le emorroidi meglio puntare, a scopo preventivo, sugli integratori per conservare la tonicità di vene e capillari e mantenere efficiente il torrente ematico, in abbinamento a uno stile di vita sano e a buone abitudini.
Se vuoi che i tuoi sintomi dei primi stadi giungano presto a remissione e desideri abbattere il rischio di recidive, devi fare attenzione a più fattori contemporaneamente, in particolare:
Tra i medicinali disponibili sul mercato, quelli più utilizzati nel trattamento del disturbo sono le pomate. Contengono principalmente ingredienti vegetali o Benzocaina, Tetracina e Lidocaina. Quelle contenenti cortisone non sono indicate in caso di emorroidi sanguinanti.
I preparati per via orale, invece, possono essere integratori alimentari ad alta concentrazione di fibre alimentari, oppure nitro-derivati o calcio-antagonisti, soggetti a prescrizione e impiegati in presenza di contrazioni spasmodiche (tenesmo) o elevato tono dello sfintere anale. Anche i flebotonici sono disponibili in compresse e in buste e mantengono una buona funzionalità del sistema circolatorio.
L'uso delle specialità farmaceutiche deve essere accompagnato da un'alimentazione ricca di frutta, verdura, legumi e cereali, per il loro elevato contenuto di fibra, e dall'assunzione di adeguate quantità di acqua (anche sotto forma di tisane) che contribuiscono a idratare le feci e a facilitarne l'espulsione senza compiere sforzi.
Riguardo all'attività fisica sarebbero da evitare, almeno nel periodo delle crisi, sport come equitazione, ciclismo, sollevamento pesi, body building, motociclismo e tutti gli allenamenti particolarmente intensi; la posizione accovacciata (alla maniera turca), invece, aiuta a rendere la defecazione meno difficoltosa e porta maggiori benefici soprattutto se non indugi a stare seduto sul WC.
Ricorda che è importante anche un'accurata igiene intima in caso di malattia emorroidaria con e senza sanguinamento: usa un detergente delicato dopo ogni evacuazione, bagna la pelle e risciacqua ogni residuo con acqua tiepida ed evita di frizionare energicamente la zona con l'asciugamano.
Di seguito è disponibile una serie di descrizioni relative ai migliori farmaci per le emorroidi attualmente in commercio; abbiamo scelto varie formulazioni per darti l'opportunità di fare un trattamento su più livelli.
Proctosedyl Crema in tubetto da 20 g è una pomata della Bayer particolarmente efficace in caso di infiammazione acuta associata a prurito anale che contiene Benzocaina, una sostanza dall'effetto anestetizzante contro il dolore.
Puoi impiegare il prodotto fino a 2 volte al giorno dopo aver lavato accuratamente la zona e concludere il trattamento ad avvenuta remissione dei sintomi (in ogni caso non superare i 7 giorni consecutivi).
L'azienda raccomanda di conservare la crema a temperature inferiori a 30°C.
Proctosedyl Supposte in Confezione da 6 è un medicinale contenente Benzocaina, Idrocortisone acetato e piccole concentrazioni di Esculina e, come la crema, non va impiegato in caso di allergie ai componenti, in gravidanza e durante l'allattamento e non va conservato al di sopra dei 30°C.
La posologia consigliata è fino a 2 supposte al giorno per un periodo pari o inferiore a 7 giorni.
Daflon 500 mg in formato da 120 compresse è un integratore alimentare contenente flavonoidi micronizzati che potrebbe esserti consigliato non solo in caso di emorroidi ma anche per insufficienza venosa e fragilità capillare.
La posologia cambia in base al disturbo di partenza e l'utilizzo non deve andare oltre 1 settimana consecutiva.
Per l'insufficienza venosa il dosaggio consigliato è di 2 compresse al giorno (una per ogni pasto principale) mentre per le crisi emorroidarie in forma acuta il laboratorio raccomanda l'assunzione di 3 unità per 2 volte al giorno (nei primi 4 di trattamento) e, successivamente, di 2 pastiglie per 2 volte al giorno.
Anche Zeflavon 500 in confezione da 60 compresse contiene flavonoidi micronizzati ed è indicato per il trattamento delle emorroidi.
Ha un prezzo meno elevato del Daflon e modalità di somministrazione differenti: è consigliata l'assunzione di 2 pastiglie per 2 volte al giorno e puoi protrarre l'assunzione fino a 2 mesi.
Al momento te ne sconsigliamo l'uso in gravidanza e durante l'allattamento in quanto non sono disponibili dati sufficienti relativi a un'eventuale tossicità del preparato ma puoi utilizzarlo se hai problemi di gonfiore alle gambe e di fragilità capillare.
Dermovitamina Proctocare in tubetto da 30 ml è una crema a base di estratto di ippocastano, studiata per riparare e rigenerare la zona anale in presenza di emorroidi e ragadi. Puoi utilizzare questa pomata sia a scopo preventivo sia durante le crisi acute, anche per le emorroidi interne
Per rendere più elastici i tessuti, applicare il prodotto fino a 2 volte al giorno, dopo esserti lavato, utilizzando la cannula presente dentro la confezione da avvitare all'imboccatura del tubetto e da lavare con acqua e sapone a ogni uso.
In presenza di sintomi puoi aumentare fino a 3 volte al giorno.
Ecco quali sono i gradi della malattia emorroidaria:
La terapia farmacologica sortirà effetti nell'arco di un paio di giorni per quadri clinici al primo e al secondo stadio, all'incirca in una settimana nel terzo (alleviando i sintomi) e a tempo indeterminato per il quarto, al quale il paziente arriva dopo aver ignorato i sintomi troppo a lungo. Ti ricordiamo che più il disturbo si presenta più tende a cronicizzarsi e meno il tuo corpo risponderà alle terapie farmacologiche.
Prima di preoccuparti riguardo a cosa fare per sgonfiare le emorroidi, è fondamentale porre la giusta attenzione alla diagnosi: avere un quadro clinico chiaro e intervenire tempestivamente in presenza di sintomi permetterà al tuo medico di orientarti verso il trattamento più adeguato.
La scelta della cura giusta, inoltre, contrasta l'evoluzione del disturbo verso stadi più avanzati, quindi eviterà l'applicazione di protocolli più invasivi della semplice somministrazione di un farmaco. Gli strumenti utilizzati per accertare le tue condizioni potrebbero essere i seguenti:
A fare le rilevazioni è un proctologo (gastroenterologo che lavora in ambito proctologico) oppure un medico chirurgo con una certa esperienza sul campo.
In accordo con le indicazioni della Mayo Clinic (istituto non profit statunitense che promuove la ricerca medico-scientifica) e l'NHS (servizio sanitario inglese), una visita è caldamente raccomandata per sintomi che durano più di 7 giorni in concomitanza con un trattamento farmacologico o per recidive frequenti.
Se il disturbo è occasionale e le emorroidi sono interne (al primo stadio) o esterne con ritorno in sede (senza fare manovre) puoi utilizzare una pomata, supposte o altri preparati da banco, ovviamente dietro consiglio del farmacista; nel caso in cui appartenessi al genere femminile potrebbe indirizzarti verso il miglior multivitaminico per donne con problemi di insufficienza venosa.
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