La Vitamina K è una delle vitamine liposolubili e viene accumulata nel fegato e rilasciata dall'organismo nel momento del bisogno; inoltre gioca un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue e favorisce il benessere delle ossa.
La vitamina infatti promuove l'integrità dello stato di salute delle ossa e le rinforza con effetti benefici immediati. Diversi studi dimostrano come un'inadeguata assunzione della vitamina può portare ad una diminuzione della densità minerale ossea e può aumentare il rischio delle fratture ossee. Scopriamo insieme quali sono le cause e gli effetti benefici della vitamina K.
A cosa serve la vitamina K?
Come abbiamo ribadito sopra, un'assunzione scorretta del calcio può portare ad una diminuzione della densità minerale e sale il rischio delle fratture ossee ed è evidente specialmente nelle donne in menopausa e con l'avanzare dell'età. Una soluzione efficace è l'integrazione del calcio, perché rinforza la densità e previene l'osteoporosi. Come suggerito dalla parola stessa Osteoporosi significa “osso poroso” ed è una malattia metabolica, che colpisce le ossa proprio a causa del deterioramento della loro struttura e provoca un indebolimento tale fino al momento in cui si presentano delle fratture; per questo motivo è anche definita malattia silente, perché finché non si rompe qualcosa, non si sa di poterne soffrire.
Inoltre studi scientifici più recenti hanno dimostrato che l'eccessivo consumo di integratori del calcio può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e può essere connesso all'accumulo di calcio nei vasi sanguigni e nei tessuti. Invece la vitamina K è associata all'irrigidimento delle arterie e alla loro calcificazione, perciò l'aumento dell'assunzione di questa vitamina significa abbassare i rischi di salute.
Quali sono i benefici della vitamina K?
I benefici sono molteplici e vediamo nel dettaglio quali sono e come contribuiscono al benessere dell'organismo. E' possibile ritrovare tra questi:
- la mineralizzazione delle ossa
- la salute delle ossa
- la prevenzione delle malattie cardiovascolari e del diabete
Nel primo caso, la vitamina K riveste un ruolo fondamentale nel processo di mineralizzazione delle ossa, perché promuove la produzione di una molecola chiamata osteocalcina, che permette la fissazione del calcio nelle ossa e favorisce il processo di calcificazione. Inoltre contribuisce al corretto metabolismo del calcio, perché modula i processi di calcificazione e permette il suo riassorbimento.
Nel secondo caso, le proprietà della vitamina sono indispensabili per garantire lo stato di salute delle ossa, perché prevengono la loro disgregazione e rinforzano direttamente la loro struttura. Infatti la vitamina agisce subito garantisce risultati promettenti nel lungo periodo.
Nel terzo caso porta effetti positivi anche sul sistema cardiovascolare, perché porta ad una completa rigenerazione cellulare dei vasi sanguigni e alla riduzione della calcificazione delle arterie; infatti tutto questo evita che si possa essere colpiti da infarto o ictus.
Nell'ultimo caso si è notata una correlazione tra il diabete e la vitamina K, perché assumerla può ridurre il rischio di sviluppare il diabete soprattutto negli anziani. Aiuta a rallentare la resistenza all'insulina, che spesso è precursore della comparsa del diabete, perché quando il corpo non è più in grado di produrre l'insulina in autonomia porta ad un accumulo di glucosio nel sangue. Uno studio svolto in Spagna ha coinvolto 355 persone tra donne e uomini e sono stati suddivisi in due gruppi e alla fine è stato dimostrato che le persone che avevano assunto la vitamina K avevano migliorato la resistenza all'insulina e i livelli di glucosio nel sangue erano diminuiti.
Cosa porta la carenza della vitamina K?
La carenza della vitamina K può dipendere dalle disfunzioni dell'apparato digerente, dall'abuso di farmaci, dalle malattie epatiche e dalla ridotta secrezione della bile. Ci sono anche le malattie intestinali, che possono influire sul cattivo assorbimento della vitamina e altri fattori come:
- le radiazioni da raggi X
- l'aspirina
- l'inquinamento industriale
- i sulfamidici
- i fluidificanti del sangue o anticoagulanti.
La carenza può portare alla manifestazione di alcuni sintomi come un eccessivo sanguinamento del naso, la riduzione della densità ossea, la fragilità e l'aumento della possibilità di fratture, un senso di stanchezza, nausea e un sonno agitato.
Come integrare la vitamina K?
L'alimentazione può tranquillamente aiutare nell'integrazione della vitamina ed è fondamentale consumare cibi ricchi come la lattuga, i broccoli, gli spinaci, i cavolfiori, il cavolo, i cavolini di Bruxelles, le cime di rapa. Anche alimenti con meno quantità della vitamina K come la frutta, i pinoli, i kiwi e la frutta secca e il latte e i cereali aiutano lo stesso.
Assumere gli integratori può fare davvero la differenza, perché aiutano ad assorbire la quantità corretta della vitamina K e a sentirsi bene. Nel nostro catalogo sono disponibili i prodotti delle migliori marche e Tuttofarma consiglia:
Solgar Vita K2 è un integratore multi vitaminico ed aiuta a mantenere la normale funzione dell'apparato circolatorio e assicura il benessere delle articolazioni.
Sygnum Vitasyg è un integratore alimentare a base della vitamina D e della vitamina K e l'associazione delle due vitamine sono fondamentali per:
- il benessere delle ossa: riduce il notevole rischio delle fratture e rinforza le ossa.
- i muscoli: aumenta la loro resistenza e protegge da eventuali infezioni o infiammazioni
- il sistema immunitario: supporta le difese immunitarie ed evita la formazione di nuovi malesseri tipici stagionali come il raffreddore e l'influenza.
Sygnum K2 è un integratore molto utile, perché migliora l'utilizzo del calcio, favorisce il processo di calcificazione fondamentale e riduce il fenomeno dell'osteoporosi.
