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Tampone rapido COVID: come farlo da soli?

14/05/2022 - Pubblicato in Salute & Benessere

Il comunemente noto come tampone rapido COVID, è un prodotto acquistabile in farmacia, che permette di rilevare nei campioni prelevati all'interno delle narici, l'eventuale presenza dell'antigene SARS-CoV-2, in soggetti per i quali esista un sospetto di infezione da COVID-19.

Risulta efficace ed attendibile su tutte le varianti finora conosciute (Alpha, Beta, Gamma, Delta e Omicron).

Il tampone rapido permette di rilevare l'infezione nel giro di 15 minuti accelerando cosi la diagnosi e l'eventuale l'isolamento che ne conseguirebbe, in caso di positività del test, al fine di ridurre la propagazione ulteriore della malattia.
I test in commercio sono marcati CE e, quindi, riconosciuti dal Ministero della salute ed inscritti nel database nazionale, come veri e propri dispositivi medici a partire dal 4 giugno 2021.

Il test rapido è affidabile?

Va precisato che, per quanto riguarda i dispositivi medici tra i quali i test rapidi, non si parla soltanto di affidabilità ma anche di sensibilità.

  • L'affidabilità (anche chiamata specificità) è la probabilità che il test risulti negativo quando il soggetto è sano
  • La sensibilità è la capacità del test di visualizzare un risultato positivo quando il campione nasale risulta infetto

Per i test rapidi in commercio le case farmaceutiche dichiarano una sensibilità molto elevata (percentuali tra il 98 ed il 99,2%) ed un'affidabilità relativamente inferiore (percentuali che si aggirano a poco più del 90%).
Questo vuol dire che se il risultato del tuo test è positivo puoi essere praticamente certo del fatto che hai contratto il virus; al contrario, nel caso in cui risulti negativo, ci saranno un buon 10% di possibilità che il risultato non sia esatto.

I test antigenici diventano molto meno sensibili quando la carica virale diminuisce, come ad esempio, quando si è in fase di guarigione; ecco perché spesso accade che il risultato del test rapido sia negativo, mentre il risultato del molecolare, necessario per uscire dall'isolamento nelle fasi più acute dell'epidemia, sia positivo.
In base alle case farmaceutiche troverete in commercio test più o meno sensibili e di affidabilità diversa, che rimangono comunque nei range appena citati.

Come funziona il test rapido?

Il test rapido è un test detto antigenico, ma cosa vuol dire questo temine di cui abbiamo tanto sentito parlare?
Per capirlo meglio vediamo com'è fatto in linea di massima un virus come quello del COVID.

Il virus è costituito principalmente da due parti:

  • Un nucleo contente DNA o RNA (ossia materiale genetico, che andrà poi a replicare a danno dell'ospite cioè noi),
  • Un involucro esterno chiamato Capside e costituito principalmente da proteine;
ogni Capside è diverso e le proteine di cui esso è costituito prendono il nome di antigeni.

Concretamente il test è sensibile alla presenza dell'involucro esterno del virus SARS- COVID-2: quando l'antigene incontra l'anticorpo specifico, contenuto nel substrato assorbente della cassetta del test, ha luogo una reazione che è visibile dall'occhio umano e si traduce nelle famose linee rosa che si possono osservare ad occhio nudo.

Ma come si realizza un test rapido?
Se non vi è possibile recarvi nella farmacia di fiducia è possibile acquistare il test e farlo comodamente da soli a casa vostra seguendo alcune indicazioni.


Come fare da solo il test rapido per COVID

E' importante leggere sempre il foglietto illustrativo, che potrebbe indicare disposizioni e accorgimenti tipici di quella specifica tipologia di prodotto precedentemente acquistato.
In linea di massima nel Kit potrai trovare, oltre alle istruzioni per l'uso:

  • Tampone sterile
  • Provetta contenente liquido e apposito dosatore
  • Cassetta di test Monouso.

A seconda delle marche potreste trovare, o meno, dei supporti per le provette che facilitano lo svolgimento del test.

Ma vediamo ora, nel dettaglio, come dovrete eseguire, nel modo più corretto il test.
Le operazioni sono molto semplici, basta rispettare i seguenti passaggi e procedere per gradi:

  • Lavarsi le mani con attenzione, secondo le indicazioni che il ministero della salute ha più volte indicato, ed aprire la confezione del tampone sterile.
    Assicurarsi di prenderlo dall'estremità del bastoncino e di non toccare direttamente il batuffolo che andrà a raccogliere il campione.
  • Soffiare bene il naso prima di procedere alla raccolta del campione: introdurre il bastoncino nella narice, per una profondità di circa 2,5cm e farlo ruotare per 4 o 5 volte, l'operazione deve durare circa 15 secondi.

Ripetere il procedimento allo stesso modo per l'altra narice.

Non spingere troppo in profondità, per questo è necessario fermarsi quando si sente una superficie che si oppone, per evitare di creare lesioni alle mucose

  • Inserire il bastoncino nella provetta muovendolo su e giù per una decina di volte; alcuni test sono dotati di un bastoncino rimovibile altri no: nel primo caso distaccare la parte plastica del bastoncino lasciando il batuffolo nella soluzione; nel secondo schiacciare la provetta lateralmente in maniera da recuperare, il più possibile, il materiale biologico raccolto e quindi estrarre il bastoncino.

A questo punto richiudere con l'apposito tappo la provetta ed agitarla per altri 20, massimo 30 secondi.

  • Sostituire il tappo della provetta con il dosatore, fornito nel kit, e versare il numero di gocce indicato sul foglietto illustrativo, nella sezione della cassetta test adibita a questa funzione (in generale 3 o 4 gocce, sono sufficienti): solitamente è una zona di sezione circolare, per distinguerla dalla finestrella in cui si leggono i risultati del test, che ha invece forma rettangolare.
  • Aspettare quindici minuti e leggi il risultato. Ricordarsi che la lettura va fatta idealmente dopo 15, e non oltre i 30 minuti, che seguono l'esecuzione del test altrimenti potrebbero dare dei risultati erronei.

Come si leggono i risultati?

La cassetta test è costituita di un oblò circolare, dove si inseriscono le gocce e di una finestrella rettangolare sormontata dalle lettere T e C.
Trascorsi 15 minuti e non oltre la mezz'ora, saranno leggibili i risultati del test in base al numero ed alla localizzazione delle linee rosa che compariranno.

Sono 3 i risultati possibili: test negativo, test positivo e test non valido.

  • Test negativo: una sola linea rosa compare nella finestrella al di sotto della lettera C.
  • Test positivo: la finestrella mostra due linee rosa ben distinte sotto entrambe le lettere, non importa se sono di intensità e colori leggermente differenti, in questo caso il test mostra chiaramente un'infezione da SARS-COVID-2.
  • Test non valido: il test andrà ripetuto, perché non valido, nel caso in cui non compaia alcuna linea o vi sia una sola linea che si manifesta sotto la lettera T.

Cosa fare se il test rapido risulta positivo?

Se il vostro test rapido è positivo siete affetti da COVID-19, l'infezione è attiva e quindi siete potenzialmente contagiosi.
Dovrete chiamare il medico curante e comunicare esito positivo. Il medico vi darà informazioni su come procedere per fare un test certificato da un professionista autorizzato per ufficializzare la positività all’infezione.

Sarà quindi opportuno comunicare, in caso di positività, al vostro datore di lavoro e ai vostri casi-contatto che siete malati, quindi mettervi in isolamento per un tempo minimo di 7 giorni, al termine dei quali dovrete effettuare un nuovo test.
Se il test sarà di nuovo positivo dovrete reiterare la quarantena e ripetere i test fino a che non avrete un risultato negativo.

Cosa fare se il test rapido risulta negativo?

Se siete negativi il test vi suggerisce che al momento del prelievo, non era presente materiale virale attivo responsabile della patologia.
Un test negativo suggerisce che non sei affetto da COVID-19 o meglio che la tua carica virale in quel momento non è tale da poter trasmettere l'agente patogeno; puoi quindi continuare la tua vita normalmente, rispettando i gesti barriera ed utilizzando gli accorgimenti che sono a tutti noi noti.
Se i sintomi persistono nel tempo è meglio ripetere il test dopo alcuni giorni per escludere qualsiasi tipo di contaminazione, potresti aver fatto un test troppo precoce.

Quali sono i pregi e i difetti del sistema auto-diagnostico?

Il test antigenico è un test che si esegue facilmente e rapidamente, al contrario dei test molecolari e sierologici, che necessitano di tempistiche ben più lunghe.
E' di facile esecuzione, per questo è possibile realizzarlo da solo a casa, senza apparecchiature specifiche, utilizzando solo il contenuto del kit ed un timer per restare nei range orari stabiliti.
Inoltre, si tratta di un metodo molto efficace e sensibile per individuare i casi positivi.

Nonostante ciò va detto che il margine di affidabilità del test è fortemente influenzato dall'operatore che raccoglie il campione:

  • se non si rispettano i tempi e le indicazioni dei foglietti illustrativi,
  • se il test è effettuato in maniera frettolosa senza raccogliere la quantità necessaria di materiale biologico oppure nel caso in cui si operi con materiale contaminato, che sia venuto a contatto con superfici non sterili, si possono avere risultati falsati, sia positivi che negativi.

Un altro limite dei tamponi rapidi è che, se vengono effettuati con troppo anticipo dalla data di contaminazione, quando la concentrazione del virus è troppo bassa per innescare la reazione anticorpo-antigene, forniranno un risultato negativo anche nei soggetti che sono positivi (i cosiddetti falsi negativi).

Confronto con gli altri metodi diagnostici del COVID-19

Oltre ai test antigenici rapidi, se accusate i sintomi di un'infezione da SARS-COIVID-19 sappiate che esistono altri 3 metodi diagnostici per rilevare la presenza del virus nel vostro organismo: i test molecolari, i test sierologici ed i test salivari.
Vediamone rapidamente i punti di forza o di debolezza rispetto ai test antigenici.

  • I test molecolari: sono analoghi ai test antigenici nella fase di raccolta del campione, che avviene in maniera praticamente identica; differiscono, pero, nell'oggetto dell'analisi.
    I test molecolari, infatti, rilevano la presenza di DNA o RNA virale, al contrario degli antigenici che rilevano l'involucro.
    Sono molto più precisi ed attendibili, in quanto l'analisi è fatta in seguito ad una fase di replicazione del materiale genetico, per cui da un piccolo campione è possibile ottenerne uno molto più grande nel giro di qualche ora. Questo metodo prevede strutture e dispositivi di analisi specifici ed è quindi realizzabile solo in laboratorio alla presenza di personale adeguatamente formato e preparato.
    Questo, se da una parte si traduce in un'analisi più accurata, dall'altro rappresenta per il paziente un tempo di attesa più lungo ed un costo notevolmente più elevato rispetto a quello di un test rapido.
  • I test sierologici: sono effettuati tramite l'analisi di un campione di sangue; anche loro necessitano di attrezzature e personale adatti.
    Esistono due tipi di test sierologico:
    - Quello effettuato su sangue capillare; il risultato fornisce un’indicazione qualitativa ovvero se SI o NO, sei entrato in contatto col virus e quindi ne hai gli anticorpi. Si può effettuare in farmacia con un pungi-dito, in maniera simile alle analisi della glicemia.
    - Il test sierologico su sangue venoso; invece, prevede un vero e proprio prelievo di sangue ed il suo esito fornisce un risultato quantitativo ovvero ci dice, non solo se siamo venuti in contatto col virus, ma quanti sono gli anticorpi presenti nel nostro organismo.

Ma attenzione: la concentrazione degli anticorpi è un dato soggetto ad interpretazione, nel senso che un'alta concentrazione non protegge necessariamente l'organismo da una nuova contaminazione; allo stesso modo una concentrazione di anticorpi particolarmente bassa non implica necessariamente una scarsa protezione in caso di contatto col virus.
Il maggiore svantaggio di questa tipologia di test è che non ci da un indicazione in tempo reale, ma ci dice semplicemente se siamo venuti a contatto in un determinato momento della nostra vita col virus: un test sierologico positivo potrebbe infatti rivelare un'infezione di settimane, mesi o anche anni precedenti al prelievo.

  • I test salivari: come si intuisce dal nome, sono test effettuati su campioni di saliva e possono rilevare sia la presenza dell'involucro esterno che quella del codice genetico.
    Hanno come grande vantaggio quello di essere molto meno invasivi dei metodi fin qui descritti; il loro costo è simile a quello dei test molecolari e ne presentano gli stessi vantaggi e gli stessi limiti.
    Sono eseguiti essenzialmente sui bambini di età inferiore ai 3 anni per cui i tamponi naso-faringei risulterebbero particolarmente fastidiosi e dannosi.

Altre Informazioni utili

Ricordiamo che i test antigenici rapidi sono acquistabili in farmacia a prezzi accessibili a tutti; possono essere eseguiti anche sui bambini, a partire dai 3 anni ma sotto la supervisione di un adulto, meglio se è l'adulto ad effettuare il prelievo sul bambino, che probabilmente non è in grado di seguire rigorosamente le linee guida per realizzare correttamente l'analisi.
In base all'evoluzione dell'epidemia e alla saturazione dei laboratori analisi, i test antigenici sono stati ritenuti validi, o meno, per l'uscita dalla fase di isolamento: mentre un test positivo decreta ufficialmente la malattia e quindi il conseguente isolamento, per accertare la guarigione, un test rapido negativo non è necessariamente sufficiente.
Allo stesso modo non sempre il test antigenico è ritenuto valido per viaggiare, le norme cambiano in funzione dell'evolversi dell'epidemia e del paese che s'intende raggiungere.
E' importante informarsi regolarmente sui siti ministeriali dei paesi di riferimento per non avere brutte sorprese.
L'uso e l'efficacia dei test antigenici su soggetti asintomatici, cioè che hanno contratto la malattia ma non ne manifestano alcun sintomo, è ancora in fase di studio.
Infine se si hanno dubbi su come realizzare il test, su come interpretarlo o semplicemente un consiglio su quale scegliere, è bene rivolgersi al farmacista che sarà ben felice di mettere la sua professionalità a vostro servizio

 
Laureato in farmacia nel 2008, è un profondo conoscitore del mondo della salute e del benessere. Dal 2016, è una presenza costante sul blog di Tuttofarma, dove si dedica alla scrittura di articoli scientifici centrati su rimedi naturali e le loro proprietà benefiche. Oltre alla sua expertise in campo farmaceutico, Andrea è anche un appassionato di tecnologia e informatica, un mix che gli permette di presentare informazioni complesse in modo chiaro e accessibile. La sua attenzione al dettaglio e la ricerca accurata fanno di lui una fonte affidabile per chi cerca orientamento nel campo della salute naturale. Andrea scrive con uno stile che coniuga professionalità e accessibilità, rendendo le sue informazioni utili sia per esperti del settore che per il pubblico generale. Linkedin: https://www.linkedin.com/in/andreacaudera84/
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