Le civiltà antiche hanno influito molto sulle nostre tradizioni di make up e cura del corpo, introducendo quelli che sono attualmente i moderni rituali di bellezza quali la skincare, la cura e bellezza dei capelli, creme, oli e make-up.
Dipingersi il viso è il rituale con con il quale ha preso vita la storia del make up attuale.
L'arte dell'uomo di Neanderthal e del Sapiens
E' recente la notizia che spiega come l’uomo di Neanderthal usava l’arte della pittura corporea dipingendo il proprio viso con pigmenti appositi a scopi rituali e simbolici.
Le motivazioni per le quali gli uomini dipingevano erano svariate:
- Riti propiziatori,
- Cerimonie religiose,
- Rituali di guerra
- Danze celebrative
I pigmenti utilizzati erano di tipo naturale come l’ocra (estratta dall’ematite) con il suo colore rossiccio, utilizzata sia sul corpo che sulle antiche pareti rupestri della preistoria.
Circa 50.000 anni fa invece l’homo sapiens iniziò ad usare il colore per fini artistici, usando anche colori quali il nero, ocra rossa, gialla e bianco.
Molte teorie sono d’accordo sul fatto che l’uomo ha iniziato ad usare il colore per dipingere prendendo ispirazione da ciò che lo circondava.
I processi vitali davano origine ad una nuova arte: latte, sanguinamento e ai fenomeni naturali come la luce e il buio, ecco perché i primi colori per eccellenza sono il bianco (luce, latte), il nero (buio, escrementi) ed il rosso (sangue), sono quelli che ci stimolano più in profondità.
I Sumeri ed il contorno occhi
Sumeri dimostrano come fosse diffusa la tendenza a marcare il contorno occhi con il colore nero, tendenza presente d’altronde in tutta l’area della Mesopotamia del tempo e attuale nei nostri moderni smokey eyes.
I discendenti dei Maya: un make up religioso
Gli attuali discendenti dei Maya, i Lacandoni, sono soliti dipingersi il viso con strisce e puntini di Oriana durante i riti religiosi. L’Oriana prende forma da una pianta arbustiva originaria del Sud America e il suo colore rosso vivo serve a ricordare il sangue versato dagli antichi sacrifici religiosi Maya.
Le grandi personalità e la cura del corpo
Ciro il Grande di Persia (VI sec. a. C.) prima di ogni apparizione pubblica si sottoponeva a una lunga seduta di trucco volta ad esaltare lo sguardo, mostrando a tutti il potere della sua immagine e il suo perfetto viso.
La regina Cleopatra degli Egizi era considerata come una delle prime icone di bellezza femminile in assoluto.
- Usava il kohl per dipingere i suoi occhi di nero: sostanza nera e cremosa a base di polvere di galena, ossidi di ferro e rame, malachite e ocra bruna con la quale tutti gli egizi contornavano gli occhi.
- Veniva utilizzato anche l'Udju ottenuto dalla malachite, dal caratteristico colore verde-azzurro, polverizzata e miscelata in grasso animale, olio o acqua e poi applicata sulla palpebra.
Questa tipologia di trucco era utilizzato anche per proteggersi dai raggi solari e dagli insetti.
Nel campo della skincare, venivano preparati degli scrub per levigare ed ammorbidire la pelle, a base di carbonato di sodio, miele e sale marino.
Una caratteristica fondamentale di questo popolo era la cura dei propri capelli: veniva spesso impiegato l’hennè come tintura ed era ottenuto macinando ed essiccando delle foglie per poi ammorbidirle in acqua per donare riflessi ramati e luminosità ai capelli.
L'attenzione per il corpo dei Greci
I greci erano degli amanti della cura del corpo ed infatti erano soliti ad immergersi in bagni e vasche profumati a base di latte e miele per ammorbidire la pelle, seguiti dall’applicazione di oli vegetali.
Opposto al nostro fondotinta per la skincare è lo psimythion usato per rendere più pallido l’incarnato, simbolo di aristocrazia, ricchezza e potere.
Anche tra i Greci era comune l’uso dell’ombretto: in particolare il blu, l’azzurro e il verde erano i colori più gettonati.
I Romani ed i cosmetici
Il culto della bellezza a Roma per gli antichi romani indica come le donne fossero abituate all’utilizzo di cosmetici, unguenti, vasche, emulsioni e maschere di bellezza.
Gli ingredienti raffinati più utilizzati sono i classici importati dal mondo Greco:
- Latte e miele ad azione emolliente per ammorbidire la pelle
- Estratti vegetali dall’azione lenitiva e argille per il trattamento delle impurità.
Per quanto riguarda la cura dei capelli, veniva utilizzata una miscela a base di cenere di faggio e grasso animale per ammorbidire i capelli ed ottenere delle sfumature bionde.
Sono moltissimi i precursori della nostra cultura del make up e della benezza del corpo.
Nel 1950 il make up subisce una vera rivoluzione: per effetto dell’ottimismo post guerra si ha una vera e propria esplosione di colori.
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