06/11/2015 - Pubblicato in Salute & Benessere
L'effetto placebo è una cosa misteriosa. Sono stato a lungo affascinato dall'idea che qualcosa di inerte e innocuo come una pillola di zucchero possa alleviare il dolore di una persona o accelerare il recupero semplicemente perchè lei pensa che lo possa fare.
Numerosi studi utilizzano i placebo - un trattamento inattivo, come una pillola di zucchero - nel tentativo di capire il vero impatto del farmaco attivo. Confrontando ciò che accade a un gruppo di pazienti che assumono il farmaco attivo con i risultati di quelli che prendono un placebo i ricercatori riescono a capire quanto sia efficace il farmaco attivo.
La parola "placebo" deriva dal latino e significa “io piacerò". E "piacere" lo fa. Studio dopo studio, molte persone che prendono un placebo mostrano un miglioramento nei sintomi o nelle condizioni.
Recenti ricerche sull' effetto placebo non hanno fatto altro che confermare quanto potente possa essere l'effetto placebo e che i benefici di un trattamento con placebo non sono solo "tutti nella tua testa." Cambiamenti fisiologici misurabili possono essere osservati nei soggetti trattati con un placebo, simili a quelli osservati in persone che prendono farmaci con principi attivi. In particolare, la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, e le analisi del sangue si sono dimostrati migliori presso sottogruppi di soggetti di ricerca che hanno risposto a un placebo.
Naturalmente, non tutti hanno una risposta terapeutica a un placebo. Se così fosse, non avremmo nessun bisogno di farmaci. Invece, potremmo semplicemente esercitare il potere della suggestione. Capire perché alcune persone migliorano con il trattamento placebo e altre no è il "Sacro Graal" della ricerca placebo.
Il potere di suggestione è una spada a doppio taglio. Se vi aspettate che un trattamento vi aiuti, è più probabile che lo faccia. E se vi aspettate che un trattamento sarà dannoso, è più probabile che si verifichino effetti negativi. Questo fenomeno è chiamato "effetto nocebo" (dal latino "nuocerò"). Ad esempio, se dite a una persona che un mal di testa è un effetto collaterale comune di un farmaco particolare, quella persona ha più probabilità di provare mal di testa anche se in realtà sta prendendo un placebo. Il potere di aspettativa è formidabile e probabilmente gioca un ruolo significativo nei benefici e negli effetti collaterali dei farmaci comunemente prescritti.
Un affascinante studio recente ha esaminato l'impatto dell'effetto placebo in 84 casi di trattamenti di dolore neuropatico che si sono verificati nel corso degli ultimi 23 anni. I ricercatori hanno scoperto che l'effetto placebo è diventato notevolmente più forte, ma questa osservazione è stata notata solo negli studi americani. Come mai? Una teoria è che la marea di pubblicità di farmaci diretta al consumatore negli Stati Uniti (che non è consentita nella maggior parte degli altri paesi) aumenta le aspettative dei pazienti che un farmaco li aiuterà. Più forti e più alte aspettative di efficacia di un farmaco possono tradursi in un effetto placebo maggiore.
Un'altra teoria collega l'efficacia crescente del placebo agli stessi casi di ricerca: più grande, più costoso, e più elaborato è il caso, più alte sono le aspettative dei partecipanti allo studio. Casi di questo tipo tendono ad essere più comuni negli Stati Uniti che altrove.
Qualunque sia la ragione, c'è un lato negativo a questa tendenza. Un potente effetto placebo rende più difficile per i ricercatori dimostrare che un nuovo farmaco sia efficace. Più forte è l'effetto placebo, tanto più difficile diventa dimostrare una differenza significativa tra un placebo ed un farmaco attivo - anche se il farmaco attivo è piuttosto buono. Di conseguenza, alcuni farmaci efficaci potrebbero "fallire" negli studi clinici. E questo potrebbe spingere i ricercatori a spostare i loro studi al di fuori degli Stati Uniti
La ricerca sui pro e contro dell'effetto placebo ha cambiato cosa tante persone pensano di questo fenomeno. Siamo abituati a pensare che l'effetto placebo fosse limitato a persone suggestionabili senza una malattia "reale"; ora lo conosciamo meglio. Ma ci sono molte cose tutt'oggi che rimangono misteriose. Non sappiamo come prevedere chi risponderà bene a un placebo o come sfruttare in modo affidabile il suo potere. Ed è importante notare che anche se "sentirsi meglio" è importante, non sempre corrisponde ad autentici benefici di salute. Ad esempio, alcuni soggetti dello studio che assumevano un placebo per l'asma hanno riportato un miglioramento dei sintomi, ma in realtà i loro gradi di funzionalità polmonare non erano per niente migliori.
Eppure, potrebbe arrivare il giorno in cui l'effetto placebo sarà compreso meglio e, nelle giuste circostanze, utilizzato in modo efficace nella pratica clinica. Considerando che molte persone o non migliorano con i farmaci standard o hanno fastidiosi effetti collaterali , quel giorno non potrà arrivare sufficientemente presto.
Articolo tradotto liberamente da Harvard Health Blog
Scritto dal dr. Robert Shmerling
Categorie
Ultimi articoli
