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Long Covid e stanchezza

03/08/2022 - Pubblicato in Salute & Benessere

Negli ultimi anni ormai sono tantissimi coloro che hanno dovuto affrontare il Covid e con esso tutti gli strascichi che può lasciare.

Infatti, non solo si hanno sintomi durante il periodo dell'infezione, ma sono numerosi i casi in cui possono rimanere delle problematiche nel corso del tempo: si parla dunque di Long Covid, un disturbo di cui si sa ancora poco, ma che sta interessando tanto il campo medico.

Eccoti perciò una serie di informazioni utili in merito per comprendere bene tutto ciò che lo riguarda e come comportarsi

Alcune informazioni su Covid-19

Prima di entrare nel dettaglio sui postumi del Covid, è bene chiarire alcuni aspetti importanti in merito al Covid-19.

Molto spesso il Long Covid può essere considerato come una sorta di "coda" della malattia con la presenza di sintomi legati all'infezione da SARS-CoV-2, che possono persistere anche diverse settimane dopo essere guariti dal Covid-19.
Devi considerare comunque che il quadro clinico di una situazione del genere tende a cambiare molto da persona a persona e ognuno potrà avvertire dei sintomi differenti, anche in base al livello di infezione.
Occorre che ricordi che la sintomatologia più diffusa per quanto concerne il Covid-19 è a livello delle vie aeree, principalmente quelle basse: ecco perché si manifestano con una certa frequenza soprattutto:

  • Tosse,
  • Febbre,
  • Perdita di olfatto e gusto,
  • Raffreddore.

I sintomi sono, per certi versi, molto simili a quelli influenzali, seppur nei casi di persone più fragili, possano presentarsi difficoltà respiratorie da monitorare con molta attenzione. Per poter diagnosticare con certezza l'infezione, bisogna effettuare un tampone molecolare o un antigenico che permettono di evidenziare la presenza del virus nel corpo.

Cosa si intende per Long Covid?

Vale la pena sottolineare che il Long Covid è una sindrome nella quale si presentano gli stessi sintomi del Covid che possono protrarsi per tempi più o meno lunghi.

Secondo degli studi, può arrivare anche oltre le 12 settimane dal termine della fase acuta dell'infezione da SARS-CoV-2, ecco perché devi conoscere attentamente alcuni elementi importanti per riconoscerla e per sapere come affrontarla.

Il Long Covid ha interessato moltissimo l'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha così avviato una serie di studi approfonditi per saperne di più e per essere sicuri di affrontarlo in maniera corretta.

A soffrirne è un paziente su tre tra chi ha avuto il Covid, e i danni possono essere importanti per l'organismo: non sono mancati i casi di decessi di persone che, seppur avessero superato la fase acuta dell'infezione, non sono riuscite a sopravvivere ai postumi. E' importante sapere che si tratta di una condizione non molto facile da sopportare, anche per via delle difficoltà respiratorie, stanchezza e tosse continua che possono presentarsi. Senza dimenticare che, tra le manifestazioni tipiche del Long Covid, vi è la debolezza muscolare. 

Informazioni utili sul Long Covid

Generalmente l'infezione da Covid non ha una durata standard, anche perché la condizione varia da persona a persona.
In ogni caso, è bene precisare che una guarigione completa si ha nell'arco di una o due settimane. La cosa fondamentale che devi sapere è che un graduale miglioramento si ha nel momento in cui viene superata la fase acuta dell'infezione che è anche quella in cui si possono avere le manifestazioni più severe dell'infezione, come:

  • Polmonite,
  • Difficoltà generali a respirare. C'è una percentuale di soggetti che si attesta intorno al 10-20% che, dopo essere risultati positivi al tampone, al di là della sintomatologia che possono avere, guariscono nel tempo previsto, ma possono andare incontro a conseguenze anche serie nel corso del tempo.

Si parla perciò di Long Covid che richiede una convalescenza più lunga con sintomi persistenti e che potrebbero risolversi dopo qualche mese. Long Covid, perciò, non è altro che uno degli effetti a lungo termine del Covid-19 e si verifica in quei soggetti che abbiano avuto da almeno 3 mesi l'infezione. 

I principali sintomi del Long Covid

Per comprendere bene cosa sia il Long Covid e come riconoscerlo, è doveroso precisare un aspetto importantissimo: si parla di sintomi che possono essere nuovi rispetto a quelli manifestati nel corso del periodo di isolamento, o anche ricorrenti o persistenti.
Questo ti lascia intendere facilmente che alcune persone potrebbero vivere un'estensione di quello che è il quadro dei sintomi presenti nel periodo di positività.

Tradotto in termini pratici, si potrebbe notare un senso di affaticamento ricorrente, disturbi respiratori di varia entità e anosmia.
Mentre, le nuove manifestazioni che potrebbero presentarsi sono dolore al petto, problemi di memoria o presenza di tosse.

Tra i sintomi che non devi affatto sottovalutare del Long Covid, è impossibile non parlare della stanchezza e del fiato corto, così come del senso di annebbiamento mentale che può provocare una memoria più labile. Senza dimenticare anche difficoltà a concentrarsi, tosse, dolori articolari, dolori muscolari, mal di testa e parziale perdita dei sensi gusto e olfatto.

In alcune situazioni si potrebbero presentare anche:

  • Vertigini,
  • Palpitazioni,
  • Ansia,
  • Febbre che va e viene o sintomi che potrebbero creare una sensazione molto simile al tipico malessere post-sforzo.

In caso si dovessero avvertire questi sintomi, è molto importante parlare col proprio medico per usare un approccio terapeutico efficiente. 

Come capire se si è affetti da Long Covid

Se si considera l'elevatissimo numero di persone che ha contratto il Coronavirus, è facile comprendere quanto possa essere diffusa la condizione del Long Covid.

Devi ricordare che la sintomatologia varia da persona a persona, anche se è facile creare un collegamento tra questa e l'eventuale precedente infezione da Coronavirus.
Non è molto semplice capire se si è davvero affetti da Long Covid, anche perché ci sono ancora diversi studi in corso che hanno come obiettivo primario quello di appurare i dettagli su questi strascichi dell'infezione.

Una prima difficoltà che è stata riscontrata dagli esperti in campo medico è la ricorrenza del cambiamento di questo virus: la presenza di varianti sempre nuove e differenti rispetto a quelle precedenti crea dubbi in merito alle conseguenze del Covid nel lungo periodo. Tieni anche presente che non esiste una tecnica di diagnosi mirata per il Long Covid, ma è sempre fondamentale procedere con un'anamnesi attenta e che possa tener conto delle reali condizioni di ogni paziente.

Si pensi, ad esempio, a coloro che sono affetti da asma e diabete, ma anche ai soggetti obesi che possono essere maggiormente predisposti ai danni del Covid col passare del tempo.
Un medico dovrà consigliare una serie di esami approfonditi per valutare la condizione del proprio paziente e per essere sicuro che si tratti di Long Covid a tutti gli effetti.

  • Per prima cosa, per effettuare una diagnosi, è bene procedere con delle analisi del sangue complete e una radiografia toracica.
  • A quest'ultima, in caso di anomalie, potrebbe seguire una TAC ad alta risoluzione con mezzo di contrasto, così da avere un quadro della situazione sicuramente più chiaro.
  • Bisogna anche parlare di quanto possa essere importante effettuare una spirometria che permette di valutare le condizioni del proprio apparato respiratorio.
  • Fino a dover considerare che anche una visita cardiologica è molto importante per il Long Covid, in quanto i danni cardiaci possono essere netti e, per certi versi, subdoli.

Non si tratta comunque di una situazione irreversibile, bensì occorre mettere in atto una serie di cambiamenti nella propria vita quotidiana, a partire da un'alimentazione ben bilanciata, fino ad arrivare a una regolare attività fisica, cui abbinare riabilitazione motoria eventuale.
Ogni terapia va studiata da un medico che deve inevitabilmente tenere conto delle condizioni e delle esigenze di ogni paziente.

Il trattamento del Long Covid non prevede una cura univoca, ma l'obiettivo in questa fase è quello di fornire un aiuto non solo con i farmaci, ma anche con la riabilitazione e con un'adeguata psicoterapia. Evitare la progressione del Long Covid è possibile, per cui non è detto che tale condizione debba necessariamente degenerare. 

È vero che il Long Covid colpisce solo chi si è ammalato gravemente?

Vale la pena parlare di quello che è uno dei falsi miti più diffusi in merito al Long Covid. Molti pensano, e sicuramente ti sarà capitato di sentirlo dire a qualcuno di tua conoscenza, che gli strascichi e i danni a lungo termine del Covid riguardano prettamente coloro che hanno manifestato sintomi particolarmente gravi nel corso dell'infezione.

Sono stati svolti diversi studi nel corso degli ultimi mesi che hanno verificato come non vi sia alcuna correlazione tra il quadro dei sintomi manifestati nel corso del periodo immediatamente successivo al tampone positivo e la presenza di Long Covid.

Il primo virus che circolava in Italia dava questo tipo di correlazione, ma oggi si parla di Long Covid anche per tanti soggetti che non hanno avuto sintomi particolarmente forti. Addirittura, sembra che anche gli asintomatici debbano fare attenzione alle manifestazioni che potrebbero presentarsi dopo qualche settimana dalla guarigione.

Non c'è perciò alcun tipo di evidenza di una correlazione tra la gravità dei sintomi e l'insorgenza del Long Covid. Vale la pena che tu conosca anche quella che è un'analisi che è stata svolta presso il King’s College di Londra, secondo cui l'infezione da Coronavirus con le varianti ultime che si stanno diffondendo potrebbe dar vita a meno danni nel corso del tempo. Dunque, il Long Covid non è detto che sia un problema destinato a durare per sempre, finché il Coronavirus continuerà a circolare.

La stanchezza da Long Covid

Sicuramente la stanchezza è uno dei sintomi principali e che tendono a durare molto tempo nei soggetti che hanno contratto il Covid.

La stanchezza si associa alla debolezza muscolare: sintomi che durano per un po' di tempo e che possono risultare particolarmente limitanti anche nello svolgimento di semplici attività quotidiane. Lo stato che viene descritto da coloro che si trovano a dover affrontare il Long Covid è una sensazione di fatica nello svolgere anche azioni quotidiane a cui normalmente si era abituati.

E questo finisce per limitare molto nel fare una semplice passeggiata, ad esempio, o anche nell'impegnarsi in quelle che sono le comuni faccende domestiche.
Potrebbero accompagnarsi a questa sensazione anche affanno e dolori muscolari e scheletrici, dando vita a una manifestazione molto fastidiosa. Il problema potrebbe durare per qualche settimana o, nei casi più seri, anche un paio di mesi: ricorda però che non si tratta di una condizione con cui bisogna convivere per sempre, ma si risolve.
Non ci sono terapie specifiche, anche se è fondamentale iniziare con un'alimentazione ben bilanciata e dell'attività fisica regolare.

Long Covid e gli effetti sul cuore

Tra i pazienti guariti ci sono tanti che soffrono di disturbi cardiaci e che hanno notato un peggioramento della propria condizione dopo la guarigione.
Questo non è un caso in quanto si tratta di una condizione di fragilità in cui si trova l'organismo nel momento in cui il virus è in circolo: in particolare, nel periodo successivo alla guarigione, ovvero nel pieno del Long Covid, può esserci una maggiore probabilità di andare incontro a miocarditi e pericarditi.

Tutto ciò avviene in quanto il cuore diventa meno "elastico" per cui si ha una maggiore predisposizione verso eventuali scompensi cardiaci e problematiche di una certa entità. Senza dimenticare che il Long Covid può causare facilmente problematiche a livello cardiaco che potrebbero determinare un maggiore rischio di andare incontro ad aritmie, spesso legate a infiammazioni o fibrosi, che potrebbero comparire nel corso del tempo.

Occorre però precisare che non esistono dati in merito a un aumento della mortalità per via delle complicazioni cardiache: questo rischio tende a ridursi sempre di più dopo i 90 giorni dal contagio. Serve perciò sottoporsi a una risonanza magnetica e cardiaca che sono strumenti molto utili per misurare le alterazioni e la presenza di eventuali cicatrici fibrose sul cuore. Non devi dimenticare che, sulla base di quanto si sa attualmente, nel lungo periodo le conseguenze del Covid sul cuore possono essere di un certo livello anche per i più giovani.
Non si sa ancora bene se si tratti di conseguenze del virus che possono lasciare delle cicatrici o che possano peggiorare le condizioni di salute di un soggetto: i giovani sono lo stesso a rischio e bisogna prestare una certa attenzione soprattutto in caso di persone sovrappeso o con patologie.
Ecco perché, è bene che tu sappia quali sono gli esami di controllo più importanti a cui dovresti sottoporti a 3 mesi dall'infezione.

Chiedere consiglio al proprio medico di famiglia è molto importante in maniera tale da sapere bene come muoversi e che terapia mettere in atto per non avere conseguenze negative dal Covid. 

Integratori di vitamine B

Una prima soluzione contro il Long Covid potrebbe essere quella di usare degli integratori che forniscano all'organismo un giusto apporto di determinati nutrienti. Si potrebbe pensare, ad esempio, a usare degli integratori che contengano un mix di vitamine B: queste sono fondamentali sia nel corso del periodo dell'infezione, sia dopo per evitare che si possano avere danni e conseguenze del Covid.

Queste sostanze sono molto importanti in quanto partecipano a una serie di processi dell'organismo che comportano la produzione di una adeguata quantità di energia. Tradotto in termini pratici, questo vuol dire che le vitamine B funzionano benissimo per garantire benessere fisico e per arrivare ad alzare in maniera corretta le difese immunitarie.
Assumere un integratore a base di vitamine B fa in modo che si abbia un innalzamento anche delle difese immunitarie che saranno pronte a reagire di fronte all'attacco di agenti esterni che potrebbero essere una minaccia a breve e a lungo termine.
Un integratore del genere è quello che serve per poter garantire anche un corretto funzionamento del sistema nervoso, rendendo molto efficiente la comunicazione tra neuroni e il flusso delle informazioni. Motivo per cui, questo vuol dire che con la vitamina B si riesce a contrastare quella sensazione di annebbiamento psicologico tipica del Covid.
Tra gli integratori migliori a base di vitamine B si può pensare di assumere il BeTotal, B-Vital Totale, Berocca e altri similari. 

Sustenium Plus e Long Covid

Contrastare la stanchezza fisica e mentale tipica del periodo del Long Covid è assolutamente possibile. 

Oltre a un buon integratore di vitamina B, si potrebbe pensare a un multivitaminico completo anche di sali minerali: tra questi non si può non parlare del Sustenium Plus. Un prodotto molto efficiente, anche perché contiene il giusto mix di vitamine, minerali, amminoacidi e, in più, presenta la creatina che è ottima per la stanchezza fisica.
La vitamina C è ottima per la stanchezza, oltre che per via del suo effetto antiossidante che fa molto bene all'organismo, in generale. Oltre a dover comunque considerare l'importanza della vitamina B che serve per il metabolismo energetico e anche per una migliore funzione nervosa.

Sustenium Plus contiene anche magnesio, ottimo per la funzione muscolare, e zinco, utile per il metabolismo di una serie di macronutrienti. Devi poi considerare che Sustenium Plus contiene anche ferro per migliorare la funzione cognitiva. Per quanto concerne invece gli amminoacidi di un prodotto come Sustenium Plus, vi è l'arginina che porta alla formazione dell'ossido nitrico, e la beta-alanina, che fa da precursore della carnosina. 

Argivit per contrastare sintomi Long Covid

Un altro ottimo integratore alimentare che puoi utilizzare qualora tu abbia bisogno di un supporto per il Long Covid è sicuramente Argivit.
Si tratta di un prodotto con cui si può contrastare in modo molto efficace la sarcopenia, ossia la perdita graduale della massa muscolare.

Questo tipo di problematica è particolarmente ricorrente, principalmente nei soggetti più fragili che contraggono il Covid. Uno studio ha verificato come durante l'infezione da Covid si possa avere una perdita di massa magra notevole che comporta una forte debolezza muscolare che può complicare il quadro sintomatologico di diversi pazienti.

Infatti, la fragilità muscolare può riguardare anche i muscoli del sistema respiratorio, determinando una serie di difficoltà a ossigenare correttamente i tessuti. Ecco perché diventa fondamentale garantire all'organismo un corretto apporto di alcune sostanze contenute in Argivit, tra cui Arginina, Creatina, L-Carnitina, vitamine C ed E, Magnesio, Potassio. Ottimo integratore, utile per la stanchezza fisica e mentale, ma che è capace di migliorare le prestazioni sportive grazie alla presenza di minerali e amminoacidi che agiscono rinforzando direttamente i muscoli.

Argivit funziona bene per mantenete un corretto indice di massa corporea e anche nel ridurre il rischio di ospedalizzazione in quanto fortifica il funzionamento dei muscoli respiratori. Un validissimo supporto per quelle persone che si trovano a dover affrontare i sintomi tipici del Long Covid. Il che permette di affermare a tutti gli effetti che un integratore alimentare può diventare un'ottima soluzione in caso di malattie gravi, garantendo un buon supporto per l'organismo e per il suo benessere.

Long Covid: una condizione di cui avere paura?

In conclusione, se stai pensando che il Long Covid sia qualcosa di pericoloso, di certo non puoi pensare che sia un qualcosa da sottovalutare.
Anche se, soprattutto grazie al supporto dei vaccini che aiutano a potenziare la risposta del sistema immunitario, devi considerare che di Long Covid non è assolutamente detto che si muoia o ci si debba portare conseguenze per la vita. Ecco perché, seppur spaventi molto per via dei disturbi che vengono associati a questa condizione, il Long Covid è un problema che non è affatto irreversibile e che può avere una risoluzione, seppur in tempi abbastanza lunghi.

Devi considerare che tutti devono prestare molta attenzione ai sintomi che potrebbero manifestarsi ed è bene ricordare che basta effettuare degli esami periodici specifici per non avere pericoli di alcun genere. Inoltre, con un valido aiuto di integratori e prodotti contenenti vitamine e minerali, la stanchezza fisica e i problemi respiratori possono passare senza alcun tipo di problema.

 
Laureato in farmacia nel 2008, è un profondo conoscitore del mondo della salute e del benessere. Dal 2016, è una presenza costante sul blog di Tuttofarma, dove si dedica alla scrittura di articoli scientifici centrati su rimedi naturali e le loro proprietà benefiche. Oltre alla sua expertise in campo farmaceutico, Andrea è anche un appassionato di tecnologia e informatica, un mix che gli permette di presentare informazioni complesse in modo chiaro e accessibile. La sua attenzione al dettaglio e la ricerca accurata fanno di lui una fonte affidabile per chi cerca orientamento nel campo della salute naturale. Andrea scrive con uno stile che coniuga professionalità e accessibilità, rendendo le sue informazioni utili sia per esperti del settore che per il pubblico generale. Linkedin: https://www.linkedin.com/in/andreacaudera84/
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