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Irritazioni e infezioni intime post-vacanze

01/10/2016 - Pubblicato in Salute & Benessere

Il sole , il mare, la spiaggia sono tutti elementi fondamentali per il benessere psico-fisico specie dei più piccoli se affrontati nel modo corretto; ma spesso può accadere al rientro dalle vacanze che nelle donne e specie nelle bambine a causa di errate abitudini tra cui stare sedute nude a contatto con la sabbia, il trattenere l'urina a lungo perchè molto concentrate sul gioco, una pulizia affrettata ed effettuata in un modo scorretto ed il cambio di alimentazione, si rischia di andare incontro a fastidiose irritazioni intime che possono poi trasformarsi in infezioni se non trattate correttamente.

Il consiglio principale rimane quello di non trattenere l'urina a lungo in quanto produce ammoniaca che può portare a bruciori restando a contatto con la mucosa vaginale, inoltre questo gesto porta difficoltà nel saper gestire la minzione normalmente.

Altri validi consigli sono:

  • usare dei detergenti specifici a seconda dell'età anche lenitivi a base di malva e calendula
  • effettuare sempre una corretta asciugatura della zona partendo dall'area genitale per poi passare a quella anale ed evitare cosi di portare i germi dall'ano alla vagina
  • utilizzo di biancheria intima in cotone e possibilmente bianca in modo da favorire una corretta traspirazione evitando sudorazione
  • cambiare spesso il costume da bagno se si è in spiaggia per tenere più asciutta possibile la zona ed evitare la comparsa di dermatite.

In questo ultimo caso molto utili oltre a una pulizia corretta basata soprattutto sull'uso di acqua e detergenti non aggressivi quindi privi di profumazione e con tensioattivi non schiumogeni, sono molto utili le creme emollienti anche naturali come la bioeulen dell'Aboca, o la crema della Weleda alla calendula protettiva e nel caso di rossori più intensi l'uso di pomate a base di ossido di zinco.

Il bruciore e il prurito vaginale possono poi essere associati o meno a perdite ma in quest'ultimo caso per effettuare una corretta diagnosi e poter quindi escludere un'infezione intima è molto utile effettuare un tampone vaginale come il nuovo Gyno-Canestest che aiuta a diagnosticare le infezioni vaginali comuni, basandosi sul cambiamento di colore del tampone dopo essere entrato in contatto con le secrezioni intime. Il pH fisiologico della zona infatti non è sempre costante ma cambia a seconda delle fasi vitali della donna, durante l'età fertile è più acido variando tra un 3,5-4,5 mentre nelle bambine e nel corso della menopausa ha carattere meno acido. La vaginosi batterica e le infezioni da Trichomonas, oltre a cause di tipo non infettivo (tra cui il deficit di estrogeni o la menopausa) causano un aumento del pH vaginale. Un test positivo (cambio di colore in blu/verde) indica un livello elevato del pH vaginale. Un test negativo (nessun cambio di colore) indica un pH vaginale normale. La vaginosi batterica, un’infezione della vagina causata da alcuni batteri, è più comune rispetto alla candida e alla tricomoniasi ed è associata a perdite fluide lattiginose (dense) bianco-grigie e odore di pesce, può causare complicanze, specialmente nel corso di una gravidanza e del parto, pertanto deve essere gestita correttamente. Le perdite causate da una tricomoniasi, sono giallo-verdi, schiumose (spumose) e sono solitamente associate a cattivi odori, prurito vulvare e minzione dolorosa. In entrambe le infezioni il pH è elevato. Per contro, il pH vaginale in caso di infezione da candida è generalmente normale. Le perdite sono bianche, spesse e ricordano il formaggio fresco (ricotta), senza odori sgradevoli. La candida è associata a prurito e bruciore intensi nella vagina e nella zona vulvare.

La candidosi è un'infezione provocata dal fungo saprofita “Candida Albicans”, presente normalmente in diversi distretti del corpo umano (bocca, vagina , intestino...) ed in determinate condizioni può diventare patogeno, per esempio nelle donne, dall'adolescenza all'età adulta, la candidosi vulvovaginale è sicuramente tra le infezioni maggiormente riscontrate soprattutto nel periodo estivo in quanto la candida può proliferare negli ambienti umidi e bui, quindi gli abiti (soprattutto la biancheria intima) troppo stretti o fatti di materiali come il nylon che intrappolano il calore e l’umidità potrebbero favorire la comparsa dell’infezione. Inoltre con lo sviluppo e la pubertà i cambiamenti ormonali possono rendere le ragazze maggiormente soggette alle infezioni da candida ripresentandosi subito prima del ciclo mestruale, mentre nelle bambine in fase prepuberale è meno probabile un suo sviluppo. I principali sintomi compaiono quando la candida presente nel corpo prolifera in maniera anomala ad esempio dopo l'uso di antibiotici o cortisonici che indeboliscono la flora batterica intestinale e causano una disbiosi a discapito di quei batteri “buoni” che tengono a bada la crescita di questo fungo. In estate lo stesso fenomeno può capitare col cambio di alimentazione durante le vacanze, prediligendo dolci, frutta, bevande zuccherine e alcoliche, cibi affumicati e pane, tutti esempi di cibi sconsigliati sia per una corretta regolarità intestinale sia per debellare questo fastidioso problema. Se nonostante le dovute accortezze alimentari e l'uso di probiotici, in particolar modo lattobacilli, non si ottenesse un risultato, si può ricorrere all'uso di antimicotici topici , come ovuli o creme, per una settimana, ad esempio a base di clotrimazolo.

In caso di vaginite da Trichomonas, un protozoo, si predilige invece un trattamento sistemico a base di metronidazolo o tinidazolo, associando sempre una buona integrazione di fermenti lattici e specialmente di Lactobacillus Acidophilus in quanto potente inibitore dei batteri patogeni; in questa situazione è fortemente consigliabile sottoporre anche un eventuale partner alla cura farmacologica in quanto espone al rischio di ulteriori infezioni sessualmente trasmissibili.

Può essere di grande aiuto nelle persone predisposte a vaginiti ,siano esse di origine batterica e non, effettuare dei cicli durante l'anno e/o in conocomitanza di situazioni a rischio (uso di antibiotici, piscine, palestre, caldo estivo etc) di capsule vaginali a base di lattobacilli aiutando a prevenire le recidive, invece non è consigliabile effettuare irrigazioni vaginali se non strettamente necessario, poiché sottoporre l'ambiente intimo a lavaggi troppo intensi come l'uso di lavande, può sconvolgere l'equilibrio dei batteri in esso normalmente presenti e aumentare quindi il rischio di infezioni.

 
Laureata in Lingue nel 2017, ha rapidamente messo a frutto le sue competenze linguistiche per esplorare nuovi orizzonti professionali. Negli anni successivi alla laurea, si è dedicata all'approfondimento delle sue conoscenze ottenendo nel 2021 un Master in Digital Marketing specializzandosi particolarmente nel settore del benessere e della dermocosmesi. Dal 2021 ha iniziato a condividere le sue competenze attraverso la redazione di recensioni e articoli. Oltre alla sua carriera professionale, Daniela ama viaggiare con un forte desiderio di esplorare nuove culture e realtà. Questa passione per il viaggio non è solo un hobby, ma anche un modo per arricchire le sue conoscenze. Dal 2022 Daniela è anche una mamma. Questa dimensione della sua vita aggiunge un ulteriore strato di empatia e comprensione nei confronti delle esigenze quotidiane legate alla salute e al benessere, arricchendo ulteriormente i suoi articoli e recensioni.
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