Il corpo umano è composto al 70% circa di acqua, elemento fondamentale per il normale svolgimento delle attività vitali. L’acqua garantisce il trasporto delle sostanze nutritive attraverso le membrane cellulari, regola la temperatura corporea e favorisce l’avvento delle reazioni biochimiche dell’organismo.
Un fattore di estrema importanza rimane il fatto che l’acqua riesce a regolare la pressione sanguigna.
La disidratazione può provocare danni all'organismo?
La disidratazione può, per questi motivi, causare dei danni all’organismo.
Il modo più semplice per capire se siamo di fronte ad una disidratazione del nostro organismo, è osservare il colore delle urine.
La colorazione chiara indica una buona idratazione mentre il colore più scuro è sinonimo di disidratazione. Per avere un quadro generale più veritiero è consigliabile osservare le prime urine della mattina, queste dopo il riposo notturno saranno sicuramente più scure del solito ma non devono essere troppo scure (color ambra). Se così fosse dobbiamo assolutamente aumentare la quota di liquidi nell'arco della giornata.
La disidratazione invernale
La disidratazione è un fenomeno non associabile direttamente alla stagione estiva, come potrebbe risultare dalle nostre abitudini: può verificarsi molto spesso anche con il freddo della stagione invernale.
La disidratazione invernale può provocare perdita di elettroliti e in questo caso abbassamento delle difese immunitarie, causato dallo stress che il corpo subisce.
Durante i mesi invernali le basse temperature, rigide, possono ridurre la sensazione di sete e lo stimolo ad assumere acqua.
I fattori che possono aumentare il rischio di bassa idratazione, sono proprio le basse temperature, ma insieme a ciò incide anche il ridotto senso della sete. Durante i mesi invernali, inoltre, quando sudiamo, il sudore evapora più rapidamente nell'aria fredda e secca con il rischio di non essere avvertito e di conseguenza non essere compensato con un adeguato reintegro di liquidi. Non avvertiamo inoltre la perdita di liquidi che normalmente avvertiamo d’estate e quindi pensiamo di non poter incorrere nel problema.
I sintomi della disidratazione
- Irregolarità della diuresi ed infezioni urinarie come la cistite.
- Sonnolenza e stanchezza fisica e mentale.
- Affaticamento.
- Secchezza della bocca e pelle secca.
- Mal di testa, capogiri.
- Costipazione e stitichezza.
- Sete estrema, irritabilità, confusione.
Perché con il freddo lo stimolo delle sete si riduce?
Lo stimolo della sete in inverno si riduce del 40%, però insieme a questo dato, è importante tenere in considerazione il fatto che il freddo aumenta la frequenza della minzione. Questo perché esiste un meccanismo di sopravvivenza all’interno del corpo umano, chiamato vasocostrizione che con il freddo genera un ristringimento delle vene e dei capillari per conservare il calore interno e mantenere la temperatura corporea in equilibrio, proprio per salvaguardare gli organi vitali. Il restringimento dei vasi però provoca un leggero aumento della pressione sanguigna, che viene compensato dall’azione dei reni che intervengono nell’abbassarla, eliminando anche le scorie e le tossine, tramite una più frequente minzione.
Il nostro consiglio è quello cercare di bere 1.5l o 2l al giorno di acqua e di bere spesso anche se non stimolati dal senso di sete. Inoltre è importante consumare regolarmente frutta e verdura, anche attraverso le zuppe e le minestre, che rappresentano delle scelte molto utili per aumentare il quantitativo di liquidi assunti ma anche per introdurre vitamine e minerali fondamentali per supportare il nostro sistema immunitario e l’organismo.
In carenza di vitamine e minerali fondamentali, consigliamo l’assunzione di qualche integratore utile per mantenere giovane ed in forma l’organismo, per il recupero fisico e mantenere forti e sane le ossa, le articolazioni e la cute.