PROMO FINE APRILE: Sconto di 10€ da 99€ di spesa! Usa il codice PONTE al checkout.
Promo di maggio

Allergie di primavera: come prepararsi e affrontarle

18/03/2024 - Pubblicato in Rimedio per

Se in questo periodo accusi rinite, occhi rossi e frequenti crisi di starnuti, potrebbe trattarsi di sintomi di allergie primaverili perlopiù collegabili alle fioriture; nei casi più gravi si accompagnano ad asma e orticaria, ma è difficile andare in shock anafilattico per il contatto tramite inalazione.

L'allergia al polline, infatti, non è l'unica che potrebbe colpirti da marzo in poi: anche altri agenti possono sensibilizzare il tuo organismo e scatenare reazioni a livello cutaneo, respiratorio e sistemico, con effetti più o meno durevoli e poco piacevoli. Per affrontare al meglio i prossimi mesi e ridurre al minimo i disagi legati al disturbo, t'invitiamo a proseguire nella lettura; scoprirai quali sono le principali manifestazioni, i sintomi, le norme comportamentali da seguire e i consigli da chiedere al tuo farmacista di fiducia.

Allergie primaverili: quali sono?

Per capire a fondo il tema è indispensabile entrare nella dinamica del processo: si tratta di una reazione alterata del sistema immunitario al contatto con una sostanza (detta anche allergene) in grado di innescare una produzione di anticorpi IgE (immunoglobuline E); l'esposizione può avvenire per via inalatoria, cutanea, orale e in altre modalità.

Nel caso particolare delle allergie di primavera a scatenare la risposta immunitaria è quanto segue:

  • pollini;
  • insetti;
  • acari;
  • spore di muffa.

Riguardo al polline in questo periodo si manifestano frequentemente reazioni a graminacee, olivo, erba vetriola (parietaria), ippocastano, ma anche allergia ai pioppi, ai salici, ai carpini bianchi e, soprattutto nel Nord Italia, alle composite (camomilla, ambrosia e artemisia).

Le punture di api, calabroni e vespe possono provocare risposte violente nelle persone sensibili al veleno degli imenotteri, mentre gli acari diventano un problema negli ambienti freddo-umidi; i luoghi scarsamente asciutti favoriscono la formazione delle muffe, la cui proliferazione diventa rapida con le piogge.

Perché si diventa allergici al polline (e non solo)?

Potresti manifestare un'allergia al polline sulla pelle, con disturbi respiratori o altri sintomi per predisposizione genetica: i genitori con problemi di sensibilità hanno circa il 60% di probabilità di avere figli allergici a loro volta. Tuttavia, influisce in maniera determinante anche lo spazio in cui si vive, poiché un ambiente (quasi) asettico, un'accurata igiene personale e le attuali modalità di conservazione dei cibi (frigorifero, sottovuoto, etc...) non espongono l'organismo al contatto con batteri, virus e miceti, pertanto il sistema immunitario viene scarsamente stimolato.

Punture d'insetto, acari, muffe e allergia al polline: i sintomi

Se sospetti una reazione a pollini o ad altri agenti sensibilizzanti potresti esserti già chiesto quali sono i primi sintomi di un allergia, in particolare quali sono i sintomi di allergia al polline; ecco una breve lista dei più frequenti:

  • lacrimazione e rossore oculare;
  • rinorrea (naso che cola) e rinite;
  • crisi di starnuti;
  • prurito agli occhi, alla gola e al palato.

Per il veleno degli imenotteri il segnale più ricorrente è l'arrossamento associato a gonfiore locale e dolore d'intensità variabile, mentre per muffe e acari occorre aggiungere tosse asmatica (in comune con l'esposizione alla parietaria), eventuale rash cutaneo e prurito diffuso.

Sintomi di allergia al polline e stanchezza

Il tuo sistema immunitario potrebbe essere messo a dura prova dai pollini, soprattutto dall'allergia alle graminacee: tra i sintomi più riscontrati c'è la stanchezza, spesso accompagnata da umore instabile, mal di testa e diminuzione della concentrazione; meno frequentemente potresti notare anche aloni bluastri e gonfiore nel contorno occhi, anosmia e ageusia, tutte manifestazioni reversibili con una cura efficace.

Le allergie in questo periodo, durata e termine previsto

Quanto dura il periodo delle allergie primaverili? Orientativamente per quasi tutta la stagione, ossia da marzo a giugno, quando cominciano le fioriture estive e le temperature minime si alzano di parecchi gradi; fa eccezione il periodo delle allergie alle graminacee, che si protrae fino a settembre.

Allergie primaverili: quando iniziano e finiscono?

In realtà la collocazione precisa del momento d'inizio e di fine varia di anno in anno, in base alle condizioni atmosferiche: per esempio, un inverno particolarmente mite porta alla comparsa anticipata di reazioni del sistema immunitario. Ma veniamo alle tempistiche di un attacco: quanti giorni può durare un'allergia? Dipende da fattori quali il livello di rischio, la concentrazione di allergeni negli ambienti frequentati, la somministrazione di una cura e l'aderenza alle indicazioni preventive; una crisi può durare da qualche ora ad alcuni giorni, con momenti di tregua tra una recidiva e l'altra.

Bollettino dei pollini e calendario fioriture allergie, due strumenti utili

Una risorsa di vitale importanza per le persone più vulnerabili è il bollettino dei pollini, il cui monitoraggio avviene a livello regionale e nazionale; nei tabulati (solitamente elaborati su base settimanale) figura il grado di rischio associato a ogni allergene (assente, bassissimo, basso, medio, alto), filtrabile per zona e fascia oraria.

Anche conoscere la stagionalità delle piante può esserti molto utile per regolarti in presenza di disturbi: se non hai idea di quando finiscono le allergie primaverili, ti invitiamo a tenere d'occhio il calendario delle fioriture.

Come capire se si ha un'allergia primaverile?

Dopo aver visto la dinamica dell'allergia al polline e quanto dura, sei pronto per conoscere gli strumenti di diagnosi attualmente utilizzati in medicina. Oltre a un controllo clinico lo specialista potrà sottoporti ad analisi del sangue per la ricerca di anticorpi IgE e ai prick test, cioè a prove allergiche effettuate a livello cutaneo; queste ultime si prescrivono non solo per individuare eventuali sensibilità ai pollini, ma anche al veleno degli imenotteri e agli acari.

Entrambi gli esami si eseguono velocemente e offrono esiti affidabili: il prick test vanta una maggiore rapidità nell'ottenimento del risultato (arriva nell'arco di un quarto d'ora), ma presenza alcuni limiti legati all'assunzione di antistaminici e cortisone (il tuo organismo deve averli smaltiti) e all'aspetto della cute, che deve risultare integra nel punto di contatto con l'allergene.

Allergie primaverili, i rimedi per stare meglio

Cosa fare contro l'allergia al polline o ad altri agenti? L'obiettivo da raggiungere è quello di prenderti cura del sistema immunitario, prevenire o ridurre il più possibile l'esposizione e, allo stesso tempo, intervenire sui sintomi con la terapia farmacologica. L'immunoterapia (conosciuta anche come vaccino) si è rivelata efficace su molti soggetti per l'intero periodo di copertura, generalmente di 4 anni; tuttavia non è un protocollo valido in assoluto e richiede un'attesa di parecchi mesi prima che il corpo possa tollerare adeguatamente gli allergeni.

Anche l'uso di mascherine e occhiali da sole all'esterno, nonché dei filtri anti-polline per gli ambienti di casa e l'auto, le irrigazioni nasali con soluzione fisiologica e l'adozione di norme comportamentali quali il frequente lavaggio di viso, mani e capigliatura aiutano a prevenire gli attacchi. Quanto all'uso di rimedi fai da te ti consigliamo vivamente di richiedere un parere medico; in base a studi recenti, gli integratori a base di quercetina (un antistaminico naturale potente), ribes nero e liquirizia (dalle proprietà antinfiammatorie e immuno-stimolanti) possono contribuire a dare sollievo, ma non garantiscono miglioramenti e vanno presi sotto stretta sorveglianza.

Come guarire l'allergia al polline?

Al momento non è possibile una guarigione definitiva, neanche con la terapia causale (immunoterapia): se così fosse basterebbe un vaccino con copertura a vita, mentre ad oggi occorre sottoporsi a richiami periodici per non diminuirne l'efficacia. I progressi fatti negli ultimi anni in campo medico, comunque, ti permettono di non compromettere la qualità della tua vita, anche con l'uso di medicinali sintomatici.

Allergie primaverili, i rimedi farmaceutici

Per ovviare ai disturbi causati da allergia ai pollini e ad altri agenti sensibilizzanti, puoi provare alcuni medicinali per il trattamento della sintomatologia, compatibili anche con i più utilizzati farmaci per mal di mare e mal d'auto; prima dell'acquisto t'invitiamo a verificare l'assenza di rischi relativi all'assunzione e di chiedere consigli al tuo medico o al tuo farmacista di fiducia.

Fexallegra compresse, blister da 10

Fexallegra Compresse fa parte della categoria degli antistaminici e si usa per trattare i sintomi delle allergie stagionali tra cui rinorrea, starnuti, lacrimazione, prurito agli occhi e al naso; il principio attivo è la fexofenadina, una sostanza che mantiene la propria efficacia per 24 ore consecutive, senza provocare sonnolenza.

Per alleviare i disturbi ti basterà 1 compressa al giorno di Fexallegra da prendere preferibilmente alla stessa ora prima del pasto principale; secondo le indicazioni la somministrazione è permessa anche ai ragazzi a partire dai 12 anni, purché sotto stretta sorveglianza. Al momento non sono noti gli effetti nel periodo della gravidanza e dell'allattamento: sarà il medico curante a valutare la situazione caso per caso.

Leggi la nostra recensione su Fexallegra per saperne di più.

Fexactiv collirio antistaminico, confezione da 10 fiale monodose

Fexactiv Collirio Antistaminico allevia sintomi come rossore oculare, lacrimazione, prurito e bruciore causati da allergie, grazie alla combinazione di feniramina (antistaminico) e tetrizolina (antinfiammatorio); ogni confezione contiene 10 flaconcini da 0.5 ml ciascuno.

L'utilizzo è semplice e veloce: dovrai instillare 1 o 2 gocce di collirio per non più di 3 volte al giorno, senza superare le dosi raccomandate; il laboratorio Sanofi ti invita a non protrarre l'impiego del farmaco per più di 4 giorni consecutivi, specialmente nei casi in cui l'assorbimento del prodotto possa provocarti degli effetti collaterali (ad esempio in presenza di diabete, pressione alta, cardiopatie e ipertiroidismo).

Se hai l'abitudine di indossare le lenti a contatto (correttive o cosmetiche) toglile prima della somministrazione e rimettile almeno un quarto d'ora dopo.

Reluviz collirio, confezione da 25 flaconcini

ReluvizCollirio da 25 flaconcini è un antistaminico a base di ketotifene, adatto anche ai bambini al di sopra dei 3 anni e alle persone anziane; è particolarmente adatto in caso di allergie ai pollini, risulta un prodotto più leggero rispetto ad altri della categoria e vanta sia un'azione lubrificante sia pulente.

Il produttore consiglia di versare 1 goccia di collirio per occhio, al massimo per 2 volte al giorno; dopo l'uso dovrai buttare la fiala, poiché il contenuto è privo di conservanti e potrebbe deteriorarsi anche con una chiusura perfetta. Al momento non sono noti gli effetti collaterali su fertilità, gravidanza e allattamento.

Rinazina Antiallergica Spray da 10 ml

Rinazina Antiallergica Spray da 10 ml é un farmaco efficace contro i sintomi delle prime vie aeree (naso in primis) scatenati da inalazione di pollini, muffe, acari e quant'altro, in particolare contro rinorrea, lacrimazione, prurito, congestione nasale e crisi di starnuti. Privo di derivati del cortisone, il medicinale contiene azelastina cloridrato, appartenente alla categoria degli antistaminici e senza obbligo di ricetta; quanto all'impiego, la casa farmaceutica raccomanda di non superare i 2 spruzzi al giorno per narice, senza rovesciare la testa indietro per evitare di sentire un sapore sgradevole.

Rinazina Antiallergica è uno dei migliori spary e va conservato in verticale a una temperatura inferiore ai 25°C, al massimo per 6 mesi e non oltre la data di scadenza; il produttore ne sconsiglia l'uso per periodi protratti, in gravidanza, in allattamento, in caso di predisposizione a edemi e broncospasmo.

 
Laureata nel 2021 in Economia e Marketing, la sua formazione si arricchisce con un master in Progettazione della Comunicazione Digitale, un'esperienza formativa che le ha permesso non solo di espandere il suo bagaglio di conoscenze ma anche di esplorare la frontiera digitale con una creatività senza confini. La sua creatività non si manifesta solo nella capacità di produrre contenuti accattivanti e ricchi di informazioni, è anche intrecciata con la sua passione per la programmazione. Quest'ultima le consente di esplorare nuove tecniche di comunicazione digitale, ottimizzando la Customer Experience sul sito e sul blog di Tuttofarma. Le sue passioni non si limitano alla sfera professionale.: viaggiare le permette di esplorare nuove culture e modi di vivere, alla ricerca di avventure che arricchiscono la sua comprensione del benessere in diverse contestazioni geografiche e sociali. Inoltre, la sua passione per il make-up e la cura personale le permette di offrire ai lettori di Tuttofarma recensioni autentiche e consigli su come migliorare la propria routine di bellezza, combinando tecniche tradizionali e tendenze all'avanguardia. Attraverso i suoi scritti, Alessia guida i lettori verso scelte consapevoli e informate, arricchite da un approccio olistico alla bellezza e alla salute, sempre nell'ottica di rendere le informazioni accessibili a tutti. Linkedin: http://linkedin.com/in/alessia-d’angelo-164736261
Blog