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    Aspirina Act per Influenza e Raffreddore 10 Compresse Effervescenti

    Aspirina Act per Influenza e Raffreddore 10 Compresse Effervescenti

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    Aspirina
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    Aspirina Act è un farmaco indicato per il trattamento di sintomi influenzali e  dolori lievi e moderati come il mal di testa, mal di denti e dolori mestruali. Confezione da 10 Compresse effervescenti con Vitamina C.

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    Dettagli Aspirina Act per Influenza e Raffreddore 10 Compresse Effervescenti

    Caratteristiche Prodotto

    Aspirina Act è un farmaco analgesico indicato per il trattamento di dolori lievi e moderati come:

    • il mal di testa
    • mal di denti
    • dolori mestruali. 

    Indicazioni Terapeutiche

    Per cosa è indicato Aspirina Act?

    Per il trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato, ad es. cefalea, mal di denti e dolori mestruali. Nel raffreddore comune o nei sintomi influenzali per il trattamento sintomatico di dolore e febbre . Aspirinaact e' indicato negli adulti e negli adolescenti di eta' superiore a 16 anni. 

    Modalità d’uso o Posologia

    Posologia: l'acido acetilsalicilico non va assunto per piu' di 3 giorni (in caso di febbre) o di 3-4 giorni (in caso di dolore) salvo diversa indicazione del medico.

    Adulti: 1 compressa effervescente quale singola dose, che puo' essere ripetuta a intervalli di un periodo minimo d i 4 ore se necessario.

    La dose massima giornaliera non deve superare 3 compresse effervescenti, corrispondenti a una dose massima giornaliera di 2400 mg di acido acetilsalicilico.

    Popolazione pediatrica.

    Adolescenti (di eta' pari e superiore a 16 anni): questo medicinale va usato solo in adolescenti di peso superiore a 53 kg.

    Va usata la dose efficace piu' bassa.

    La dose giornaliera raccomandata di acido acetilsalicilico nei bambini e' di 60 mg/kg di massa corporea, suddivisi in 2-3 do si, pari a 15 mg/kg ogni 6 ore.

    La dose massima giornaliera non deve superare 3 compresse effervescenti, corrispondenti a una dose massima giornaliera di 2400 mg di acido acetilsalicilico.

    Il dosaggio di Aspirinaact (800 mg di acido acetilsalicilico/480 mg di acido ascorbico) puo' non essere indicato per il trattamento degli adolescenti a causa dei limiti di peso.

    Per l'uso in questa popolazione sono disponibili altri prodotti contenenti dosi inferiori di acido acetilsalicilico.

    Bambin i (di eta' inferiore a 16 anni): Aspirinaact non deve essere usato nei bambini di eta' inferiore a 16 anni.

    In caso di somministrazione accidentale, vedere il paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego" e il paragrafo 4.9 "Sovradosaggio".

    Pazienti anziani (di eta ' pari e superiore a 65 anni) e pazienti con basso peso corporeo: l'ac ido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti anziani per via di possibili comorbilita' o basso peso corporeo (vedere para grafi 4.3 e 4.4).

    Va usata la dose efficace piu' bassa.

    Pazienti con insufficienza epatica: l'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata (vedere paragrafo 4.4).

    Si raccomanda la riduzione della dose o il prolungamento degli intervalli di dosaggio.

    L'acido acetilsalicilico e' controindicato nei pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.3).

    Pazienti con insufficienza renale o circolazione cardiovascolare compromessa: l'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela n ei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata o con circolazione cardiovascolare compromessa (vedere paragrafo 4.4).

    Si raccomanda l a riduzione della dose o il prolungamento degli intervalli di dosaggio .

    L'acido acetilsalicilico e' controindicato nei pazienti con insufficienza renale grave o con insufficienza cardiaca grave e non controllata.

    (vedere paragrafo 4.3).

    Modo di somministrazione: per uso orale.

    La compressa effervescente va sciolta in un bicchiere d'acqua prima dell'assunzione.

    La compressa effervescente non va presa a stomaco vuoto per ridurre l'irritazione gastrica. 

    Controindicazioni

    Controindicazioni

    Effetti Indesiderati ed Effetti Collaterali di Aspirina Act?

    I seguenti effetti indesiderati si basano sulle segnalazioni spontanee post-immissione in commercio relative a tutte le formulazioni di Aspirina, tra cui il trattamento per via orale a breve e a lungo termine.

    Le frequenze degli effetti indesiderati sono classificate come segue: molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100 a < 1/10); non comuni (>=1/1000 a < 1/100); rari (>=1/10.000 a < 1/1000); molto rari (< 1/10.000); no n noti (non possono essere stimati sulla base dei dati disponibili).

    Patologie del sistema emolinfopoietico.

    Non noti: anemia o anemia da carenza di ferro con i rispettivi segni e sintomi di laboratorio e clini ci quale conseguenza di emorragia, emolisi e anemia emolitica in pazienti affetti da forme gravi di deficit di glucosio-6-fosfato deidrogena si (G6PD), trombocitopenia.

    Disturbi del sistema immunitario.

    Non noti : reazioni di ipersensibilita', reazioni anafilattiche, asma, angioedema.

    Le reazioni da ipersensibilita' con le rispettive manifestazioni d i laboratorio e cliniche includono reazioni a carico della cute, delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale e del sistema cardiova scolare, in particolare nei pazienti con asma.

    I sintomi includono eruzione cutanea, orticaria, edema, prurito, calo della pressione arteriosa, sindrome asmatica, dispnea, rinite, congestione nasale, distress c ardiorespiratorio e, molto raramente, reazioni gravi, tra cui shock an afilattico o angioedema.

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione.

    Molto rari: l'acido acetilsalicilico riduce l'escrezione dell'acido urico.

    Cio' puo' provocare gotta nei pazienti che tendono gia' a un'escrezione limitata dell'acido urico; non noti: ipoglicemia.

    Patologie del sistema nervoso.

    Non noti: cefalea, capogiro, sensazione di perdita dell'udito, tinnito, che indicano di solito un sovradosaggio.

    Emorragia intracranica e cerebrale.

    Patologie vascolari.

    Non noti: sindromi emorragiche (epistassi, sanguinamento delle gengive, porpora, emorragie urogenitali, ecc.) con aumento del tempo di sanguinamento.

    Il rischio d i sanguinamento puo' persistere per 4-8 giorni dopo l'interruzione del l'assunzione di acido acetilsalicilico.

    Puo' causare un aumento del rischio di emorragia in caso di interventi chirurgici.

    Possono verificar si anche emorragie intracraniche e gastrointestinali.

    L'emorragia intracranica puo' essere fatale, soprattutto se il medicinale e' somministrato agli anziani.

    Sono state segnalate emorragie gravi ed emorragia cerebrale (soprattutto nei pazienti con ipertensione non controllata e/ o sottoposti a terapia concomitante con anticoagulanti), che in singoli casi potrebbero essere potenzialmente fatali.

    Patologie respiratorie , toraciche e mediastiniche.

    Rari: sintomi di reazioni da ipersensibilita' come sindrome asmatica, rinite, congestione nasale; non noti: ede ma polmonare non cardiogeno con uso cronico e nel contesto di una reazione da ipersensibilita' dovuta ad acido acetilsalicilico.

    Patologie g astrointestinali.

    Comuni: disturbi del tratto gastrointestinale superi ore e inferiore come dispepsia, reflusso, diarrea, nausea, vomito; non comuni: dolori gastrointestinali e addominali; rari: disturbi del tratto gastrointestinale superiore: esofagite, duodenite erosiva, gastrite erosiva, ulcerazione esofagea, perforazione.

    Disturbi del tratto gastrointestinale inferiore: ulcere dell'intestino tenue (digiuno e ileo) e dell'intestino crasso (colon e retto), colite; molto rari: emorragi a gastrointestinale occulta o conclamata (ematemesi, melena, ecc.) con conseguente anemia da carenza di ferro.

    Il rischio di sanguinamento e ' correlato alla dose.

    Ulcere gastriche e perforazioni gastrointestinali.

    Queste reazioni possono o non possono essere associate a emorragia , e possono manifestarsi con qualsiasi dose di acido acetilsalicilico in pazienti con o senza sintomi premonitori o anamnesi pregressa di eventi gastrointestinali gravi.

    Non noti: diarrea con dosi elevate di acido ascorbico, malattia dei diaframmi intestinali (specialmente nel trattamento a lungo termine).

    Patologie epatobiliari.

    Non noti: aumento degli enzimi epatici (transaminasi), compromissione epatica, lesione e patica principalmente di tipo epatocellulare.

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.

    Non comuni: orticaria, eruzione cutanea, prurito; non noti: reazioni cutanee.

    Patologie renali e urinarie.

    Non noti : compromissione renale, insufficienza renale acuta, nefrolitiasi (oss alato di calcio) dovuta ad acido ascorbico.

    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione.

    Non noti: sindrome di Reye (vedere paragrafo 4.4).

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

    Gravidanza ed Allattamento

    Informazioni circa l'utilizzo di Aspirina Act in caso di gravidanza ed allattamento

    Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetti avversi sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio-fetale.I dati tratti dagli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischi o di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi in segui to all'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari ha avuto un aumento da meno dell'1% all'1,5% circa.Sembra che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.Negli animali, e' stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della s intesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita dell'embr ione pre e post-impianto e della letalita' embrio-fetale.Inoltre, un' aumentata incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovasco lari, e' stata segnalata in animali ai quali era stato somministrato u n inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo orga nogenetico della gestazione.Tranne nei casi in cui e' assolutamente n ecessario, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato dura nte le prime 24 settimane di gravidanza.Se si somministra acido aceti lsalicilico a una donna che pianifica una gravidanza o che e' in stato di gravidanza durante le prime 24 settimane, la dose deve essere la p iu' bassa possibile e la durata del trattamento la piu' breve possibil e.Oltre la ventiquattresima settimana di gravidanza, tutti gli inibit ori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: toss icita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e i pertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' evolversi in insu fficienza renale con oligoidramnios.Nelle ultime fasi della gravidanza, la madre e il neonato possono presentare: prolungamento del tempo d i sanguinamento, dovuto all'inibizione dell'aggregazione piastrinica c he puo' manifestarsi dopo la somministrazione di dosi molto basse di acido acetilsalicilico; inibizione delle contrazioni uterine che determ ina il ritardo o il protrarsi del travaglio.

    Di conseguenza, l'acido a cetilsalicilico e' controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (oltre la ventiquattresima settimana di gestazione) (vedere paragrafo 4.

    3).Allattamento: l'acido acetilsalicilico passa nel latte materno.Pertanto, l'uso di acido acetilsalicilico non e' raccomandato durante l' allattamento (vedere paragrafo 4.4).

    Fertilita': considerato il numero limitato di dati pubblicati disponibili, gli studi sull'uomo non mostrano alcun effetto rilevante dell'acido acetilsalicilico sulla compromissione della fertilita' e non ci sono evidenze conclusive negli studi sugli animali. 

    Conservazione

    Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetti avversi sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio-fetale.

    I dat i tratti dagli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischi o di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi in segui to all'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.

    Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari ha avuto un aumento da meno dell'1% all'1,5% circa.

    Sembra che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.

    Negli animal i, e' stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della s intesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita dell'embr ione pre e post-impianto e della letalita' embrio-fetale.

    Inoltre, un' aumentata incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, e' stata segnalata in animali ai quali era stato somministrato u n inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico della gestazione.

    Tranne nei casi in cui e' assolutamente necessario, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato dura nte le prime 24 settimane di gravidanza.

    Se si somministra acido aceti lsalicilico a una donna che pianifica una gravidanza o che e' in stato di gravidanza durante le prime 24 settimane, la dose deve essere la p iu' bassa possibile e la durata del trattamento la piu' breve possibile.

    Oltre la ventiquattresima settimana di gravidanza, tutti gli inibit ori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: toss icita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' evolversi in insu fficienza renale con oligoidramnios.

    Nelle ultime fasi della gravidanza, la madre e il neonato possono presentare: prolungamento del tempo d i sanguinamento, dovuto all'inibizione dell'aggregazione piastrinica c he puo' manifestarsi dopo la somministrazione di dosi molto basse di a cido acetilsalicilico; inibizione delle contrazioni uterine che determ ina il ritardo o il protrarsi del travaglio.

    Di conseguenza, l'acido a cetilsalicilico e' controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (o ltre la ventiquattresima settimana di gestazione) (vedere paragrafo 4.

    3).

    Allattamento: l'acido acetilsalicilico passa nel latte materno.

    Pe rtanto, l'uso di acido acetilsalicilico non e' raccomandato durante l' allattamento (vedere paragrafo 4.4).

    Fertilita': considerato il numero limitato di dati pubblicati disponibili, gli studi sull'uomo non most rano alcun effetto rilevante dell'acido acetilsalicilico sulla compromissione della fertilita' e non ci sono evidenze conclusive negli studi sugli animali. 

    Composizione

    Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. 

    Principi Attivi

    Una compressa effervescente contiene 800 mg di acido acetilsalicilico e 480 mg di acido ascorbico. Eccipiente con effetti noti: una compress a effervescente contiene 438 mg di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

    Eccipienti

    Sodio idrogenocarbonato (modificato), acido citrico, povidone, silice colloidale anidra. 

    Formato

    Confezione da 10 compresse effervescenti.

    Marca:
    Riferimento:
    048277014
    Formato:
    Compresse e Capsule
    Soggetto autorizzato alla vendita on line di farmaciSoggetto autorizzato alla vendita on line di farmaci veterinari

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