Esiste un vaccino o una cura per la celiachia?

25/03/2021

Ad oggi non esiste ancora una cura o un vaccino per chi è affetto da celiachia. Non sono pochi, tuttavia, gli studi e le sperimentazioni che si stanno compiendo in questa direzione per affrontare e curare la malattia della celiachia. I vaccini che attualmente si stanno studiando per la celiachia sono vaccini di tipo terapeutico, diversi cioè dai soliti vaccini preventivi con i quali abbiamo maggiore confidenza, come possono essere i vaccini per l’influenza o per il morbillo. A differenza dei vaccini preventivi, che appunto dovrebbero stimolare il sistema immunitario a proteggere il corpo da un determinato virus, i vaccini terapeutici invece sono progettati non per prevenire ma per trattare le malattie.

Vaccino terapeutico per la celiachia

Un efficace vaccino terapeutico per la celiachia dovrebbe funzionare in maniera opposta rispetto ad un vaccino preventivo: di fatto il vaccino dovrebbe stimolare una risposta immunitaria che si sta già verificando nel corpo di una persona affetta da celiachia, ovvero dovrebbe mirare alla risposta immunitaria innescata dal glutine. Un vaccino terapeutico di questo tipo dovrebbe riuscire a modificare e riprogrammare il sistema immunitario per imparare a non reagire al glutine.

Vaccini in fase di sperimentazione

  • Nexvax2 Il vaccino Nexvax2 sta nascendo dalle ricerche della società ImmusanT e si presenta come una forma di immunoterapia, un approccio alla celiachia che utilizza il sistema immunitario del corpo per curare la malattia. Il pensiero che sta alla base di questo approccio risiede nel cercare di stimolare il sistema immunitario con la somministrazione di una quantità di vaccino via via sempre maggiore, fino a quando il sistema immunitario crei una resistenza alla proteina nociva del glutine senza effetti negativi per l’organismo.
  • TIMP-GLIA TIMP-GLIA è un vaccino in fase di sperimentazione che utilizza nanoparticelle brevettate sviluppate da Cour Pharmaceuticals. Le nanoparticelle contengono frammenti della proteina del glutine, la gliadina, che è la responsabile della risposta autoimmune dell’organismo nella celiachia: distribuendo frammenti di gliadina in nanoparticelle direttamente nel sangue, il sistema immunitario può essere indotto ad accettare la gliadina come parte normale della dieta. In questo modo non si dovrebbero più generare irritazioni o infiammazioni intestinali quando questi frammenti attraversano la parete intestinale.
 
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