Differenze tra probiotico e prebiotico
Il termine probiotico deriva dal sostantivo greco βίος, che significa vita, unito alla preposizione latina “pro”, ovvero “a favore di”: i probiotici infatti sono microrganismi viventi e attivi, nella maggior parte batteri, che se ingeriti in quantità adeguate nel corpo umano possono portare benefici all’organismo, in particolare per la flora intestinale. I probiotici dunque sono in grado di vivere all’interno dell’organismo umano, di moltiplicarsi e di favorire benefici al corpo svolgendo attività metaboliche.
Il termine prebiotico, nonostante abbia in parte la stessa etimologia dal greco, indica l’insieme di sostanze non digeribili di origine alimentare, nella maggior parte fibre, che se assunte dall’organismo in quantità sufficienti possono favorire la crescita e lo sviluppo dei batteri presenti nel tratto intestinale. In parole più semplici: i prebiotici sono le sostanze nutritive di cui si cibano i probiotici all’interno di un organismo per operare e portare effetti benefici e positivi al corpo umano.
Importante appare, dunque, assumere alimenti o integratori che contengano prebiotici per incrementare l’azione e le attività dei probiotici e dei fermenti lattici vivi nell’organismo. L’assunzione dei prebiotici, tuttavia, è sconsigliata per chi soffre di intestino irritabile, perchè la fermentazione di queste sostanze potrebbe provocare un peggioramento della sintomatologia e alimentare ancora di più l’irritazione.
I probiotici alleati del colon irritabile
Alcuni probiotici possono essere validi alleati per attenuare i fastidi e i sintomi della sindrome del colon irritabile. La sindrome del colon irritabile, anche chiamata con la sigla IBS dall’inglese irritable bowel syndrome, si manifesta come un disturbo funzionale dell’intestino che provoca gonfiore, dolore addominale, alterazione del transito intestinale, come stipsi o diarrea. Gli studi dimostrano che alcuni probiotici possono avere numerosi effetti benefici sulle persone che soffrono di questa sindrome come:
- Rafforzare la barriera intestinale
- Ridurre l’infiammazione
- Ridurre l’ipersensibilità viscerale
- Aumentare le risposte immunitarie della mucosa gastrica
- Ridurre il gonfiore e la tensione addominale
- Favorire la regolarità intestinale
I probiotici, dunque, possono essere un ottimo alleato per calmare e ridurre i disagi portati dalla sindrome del colon irritabile, il disturbo gastrointestinale più diffuso al mondo che coinvolge dal 10 al 25 % della popolazione mondiale.
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