Le meduse sono animali marini, non aggressivi ma muniti di tentacoli, ricoperti da nematocisti, che contengono veleno e possono causare punture dolorose, a volte anche mortali.
Le meduse si trovano in tutto il mondo, ma quelle più pericolose si trovano nelle acque indo-pacifiche e australiane. Questi animali si trovano normalmente vicino alla superficie dell’acqua durante i periodi in cui la luce solare è ridotta e galleggiano trasportate dalla corrente. Le punture di medusa sono generalmente accidentali.
Quali sono i sintomi correlati alla puntura di una medusa?
I sintomi comprendono dolore intenso e pungente, prurito ed eruzioni cutanee. Gli effetti secondari di una puntura di medusa possono essere nausea, vomito, diarrea, gonfiore dei linfonodi, dolore addominale, formicolio o intorpidimento e spasmi muscolari. Le reazioni gravi avvengono in caso di puntura da parte di specie di meduse particolarmente velenose e possono comprendere difficoltà respiratorie, coma e morte.
Quando è necessario contattare un dottore in seguito ad una puntura di medusa?
È necessario richiedere cure mediche immediate in caso di:
- Difficoltà a respirare, difficoltà a deglutire, dolore toracico o dolore molto intenso dove si è stati punti
- Se si è stati punti in bocca o se sono stati ingeriti i tentacoli, si possono avere problemi nella deglutizione a causa del gonfiore della lingua o delle labbra
- Se la puntura è stata subita da un bambino molto piccolo oppure da un anziano
- Se la puntura coinvolge una vasta area del corpo, del viso o dei genitali
- Se il paziente continua ad avere prurito, bruciore e gonfiore in prossimità della zona dove è avvenuta la puntura.
Il medico può prescrivere: difenidramina (Benadryl) che aiuta in caso di prurito intenso, farmaci antidolorifici e/o steroidi per uso topico/orale per aiutare il gonfiore ed il dolore. Nei casi di gonfiore persistente può essere somministrato un antibiotico. Se sono trascorsi più di 10 anni dall’ultimo vaccino contro il tetano, è consigliato fare un richiamo.
Come trattare una puntura di medusa?
Se sei stato punto da una medusa sarebbe bene cercare un aiuto medico, nel frattempo è utile bagnare con l’aceto (se non si dispone di aceto può essere utilizzata l’acqua di mare oppure l’alcool isopropilico al 70%) l’area colpita e tenerla ferma, in modo tale da evitare che il veleno si diffonda. È anche utile immergere l’area per 10 minuti, in modo tale da eliminare i tentacoli ed il veleno. Se la puntura si trova sulle braccia o sulle gambe può essere utile una medicazione a pressione, ciò contribuirà a rallentare la diffusione della tossina. Non utilizzare l’acqua dolce poiché non blocca l’azione del veleno che continuerà a diffondersi; per lo stesso motivo non strofinare l’area, non applicare ghiaccio o acqua calda. Cercare di rimuovere i tentacoli con una pinzetta, indossando possibilmente un paio di guanti.
È possibile applicare una crema da barba oppure bicarbonato di sodio e successivamente radere la zona colpita con un rasoio od una carta di credito, in modo tale da eliminare eventuali nematocisti.
In caso di punture all’occhio è necessario effettuare dei risciacqui con una soluzione salina, tamponando il contorno occhi con un asciugamano imbevuto di aceto. Le punture della bocca vanno trattate con l’aceto, mescolare ¼ di aceto con ¾ di acqua e successivamente fare dei gargarismi, la soluzione così ottenuta non va bevuta né ingerita. Per il dolore assumere dell’acetaminofene con posologia 1-2 compresse ogni 4-6 ore oppure dell’ibuprofene 1 compressa ogni 8 ore.
Come si può prevenire la puntura di una medusa?
È necessario indossare indumenti protettivi come guanti e mute da sub, quando si nuota in acque infestate dalle meduse. Evitare di raccogliere meduse morte, poiché i tentacoli possono ancora rilasciare tossine.
Informati sul tipo di medusa che puoi incontrare nelle acque in cui nuoti, fai snorkeling o immersioni subacquee. È utile avere un kit di primo soccorso di base (con al suo interno un antistaminico) in modo tale da poter intervenire immediatamente in caso di puntura.