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Sono positivo al Covid-19 e sono in vacanza: cosa devo fare?

11/08/2022 - Pubblicato in Salute & Benessere

A causa di una nuova ondata di contagi e alla diffusione della variante Omicron 5, può succedere di risultare positivi al Covid-19 durante le vacanze. Nonostante nessuno voglia ammalarsi e tanto più durante le ferie, non è poi così raro scoprire di essere positivi.

È, quindi, importante prima di partire informarsi e farsi un’idea delle regole da seguire per non trovarsi impreparati in caso di positività al Coronavirus.

Omicron 5: la nuova variante

Omicron 5 è una delle sottovarianti più diffuse al mondo di Sars-CoV-2 e risulta più contagiosa rispetto alle varianti precedenti. La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, non provoca sintomatologia di grave entità. Per cui all’aumento della trasmissione non dovrebbe corrispondere un incremento eccessivo dei ricoveri e delle forme critiche. Ciò è dovuto al fatto che colpisce prevalentemente le alte vie respiratorie, quindi trachea e bronchi, senza arrivare ai polmoni. Tuttavia, i vaccini costituiscono ancora oggi uno strumento efficace nel prevenire le forme gravi di Covid-19.

Quali sono i sintomi della variante Omicron 5?

Rispetto alle varianti precedenti la comparsa dei sintomi avviene più rapidamente, di solito dopo tre giorni dal contagio.

Di seguito sono elencati i sintomi più comuni:

  • Naso chiuso e che cola (rinorrea)
  • Affaticamento, stanchezza e malessere
  • Mal di gola
  • Mal di testa
  • Starnuti

Restano possibili:

  • Dolori muscolari
  • Riduzione dell’appetito
  • Tosse insistente
  • Nausea e diarrea
  • Febbre o febbriciattola, ma spesso anche senza febbre

Sempre meno comuni, ma comunque possibili, perdita di olfatto e gusto.

Tempo di incubazione e durata dei sintomi

Il tempo d’incubazione è mediatamente di 5 giorni, ma la variante Omicron sembra avere un esordio più rapido, spesso datato attorno a 3-4 giorni circa. Per quanto riguarda i sintomi, chi sviluppa il virus in forma lieve presenta sintomi della durata di pochi giorni (massimo 5 giorni). Diverso è il discorso sulla durata della positività, che può persistere più a lungo, anche un paio di settimane. In seguito ad uno studio britannico, pubblicato dal The Lancet che ha confrontato circa 100 mila casi di Covid provocati da entrambi le varianti, il Long Covid, il rischio di sperimentare a lungo i sintomi del Covid, è più basso se si è stati colpiti dalla variante Omicron piuttosto che dalla Delta.

Cosa fare in caso di positività prima della partenza?

Nel caso di positività poco prima della partenza non è possibile viaggiare, l’unica soluzione è fare richiesta di rimborso informando subito le strutture dove sono state effettuate le prenotazioni. Nella maggior parte dei casi il rimborso è garantito. Per le compagnie aeree in caso di positività al covid, il passeggero ha diritto al rimborso del costo del biglietto aereo nello stesso mezzo di pagamento utilizzato in occasione dell’acquisto. Se invece è la compagnia aerea a dover cancellare all’improvviso il volo a causa della positività del proprio equipaggio, il passeggero ha diritto ad una compensazione che va da 250 a 600 euro.

Se sono positivo al Covid-19 e sono in vacanza in Italia?

Se si viene colpiti dal virus Sars-CoV-2 durante la vacanza la persona positiva deve stare in isolamento. Per chi è vaccinato con dose booster e ha completato il ciclo vaccinale con due dosi da non più di 120 giorni il periodo di quarantena è di 7 giorni, in tutti gli altri casi l’isolamento è pari a 10 giorni. Quindi, in seguito al tampone con esito positivo ci si deve fermare sul luogo di vacanza fino a tampone negativo e non si può neanche viaggiare in automobile da soli per ritornare a casa.

Cosa fare in caso di contatto stretto con un caso Covid-19?

In caso di contatto stretto con un soggetto risultato positivo al coronavirus non è più prevista la quarantena. Il contatto stretto, tuttavia, dovrà applicare il regime di auto-sorveglianza indossando la mascherina FFP2 per 10 giorni dall'ultimo contatto. In caso di comparsa di sintomi, bisogna effettuare subito un test e, se ancora sintomatici, si consiglia di ripeterlo al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto.

Cosa succede se sono positivo al Covid-19 e sono all’estero?

Chiunque intenda viaggiare all’estero deve considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo di emergenza, può comportare il rischio di contrarre il virus. In base al Paese in cui ci si trova la positività al coronavirus ha conseguenze diverse. Si consiglia quindi di controllare sempre con attenzione la normativa vigente nel Paese in cui si è deciso di andare in vacanza.

Inoltre, bisogna tenere a mente che, in caso di contagio, in molti Paesi, bisogna provvedere a proprie spese all’assistenza sanitaria e alla struttura dove restare in isolamento. Si consiglia quindi di controllare sempre con attenzione quale normativa sia vigente nel Paese in cui si è deciso di andare. Sono, però, diverse le compagnie assicurative che offrono ai propri clienti alcune polizze che coprono eventuali spese in seguito alla positività in vacanza. È consigliabile verificare tra le varie compagnie assicurative quale propone un pacchetto che copre le esigenze più vicine alle esigenze della persona. Molti operatori, tuttavia, rifiutano di concedere i rimborsi in caso di mancato utilizzo dei servizi causa Covid, proponendo ai consumatori voucher o buoni da utilizzare per successive vacanze.

Qui di seguito, sono elencate le regole vigenti nei vari paesi:

  • Regno Unito

In caso di positività, non c’è obbligo di quarantena ed è possibile circolare liberalmente nel Paese indossando la mascherina; i turisti possono continuare ad andare al ristorante, soggiornare nell'hotel prenotato e prendere il volo di ritorno, limitandosi solamente a rispettare le consuete norme di igiene ed essendo prudenti evitando contatti stretti con persone fragili per almeno 5 giorni.

  • Francia

È uno dei pochi paesi europei in cui per entrare serve ancora il Green Pass se si è vaccinati, un test negativo se non si è vaccinati. Per l’ingresso in Francia dall’Italia tutti i viaggiatori dai 12 anni in poi hanno l’obbligo di presentare alternativamente:

  • il certificato di completa vaccinazione
  • il certificato di guarigione (risultato positivo di un test molecolare o antigenico emesso da più di 11 giorni e non oltre 6 mesi. Tale certificato sarà valido per una durata di sei mesi dalla data di realizzazione del test)
  • l’esito negativo di un test effettuato meno di 72 ore o antigenico effettuato meno di 48 ore prima della partenza

Inoltre, per coloro che viaggiano in aereo è necessario compilare il modulo di localizzazione digitale che potrà essere visualizzato sul proprio dispositivo mobile o stampato su carta. Se si risulta positivi, è obbligatorio l’isolamento per 7 giorni ( i giorni diventano 5 se non si presentano sintomi e in seguito ad un test negativo) e l’isolamento, in casa o hotel, è a carico del turista. Non sono previste strutture pubbliche per ospitare i positivi, solo gli ospedali in caso di necessità. Impossibile rimettersi in viaggio se non ci si è negativizzati.

  • Grecia

In questo paese, in caso di positività l’isolamento è obbligatorio per cinque giorni. Senza tampone negativo, infatti, non è possibile tornare in Italia: ecco perché l'ambasciata consiglia di compilare il Passenger Locator Form (PLF), che consente tra le altre cose di ottenere un certificato di negatività. Anche in questo Paese i costi sono totalmente a carico del turista.

  • Portogallo

Dal 1° luglio 2022 i passeggeri che fanno ingresso in territorio nazionale non dovranno più presentare l’esito negativo del tampone, né presentare un certificato digitale COVID UE o un certificato di vaccinazione o guarigione rilasciato da Paesi terzi, accettato o riconosciuto in Portogallo. I turisti positivi al Covid sono soggetti all’isolamento obbligatorio di cinque giorni e obbligo di mascherina se asintomatici o con sintomi lievi, di dieci giorni se presentano sintomi moderati. In entrambi i casi, dopo la fine dell’obbligo di isolamento non è necessario sottoporsi ad alcun test di laboratorio.

  • Spagna

In caso di positività è solo raccomandato di evitare le interazioni sociali. È, quindi, possibile andare normalmente in giro avendo cura di  indossare la mascherina ed evitare contatti con i soggetti fragili.

  • Stati Uniti

Per entrare negli Stati Uniti sono obbligatori il visto turistico( Esta), il certificato di vaccinazione e un test negativo 48 ore prima dell’arrivo. Se durante la permanenza negli USA si risulta positivi al Covid sono obbligatori cinque giorni di isolamento (a proprie spese). È, quindi, consigliabile partire con un’assicurazione sanitaria per coprire eventuali costi imprevisti. Non si può tornare in Italia senza essere guariti.

Dal momento che la situazione è in continua evoluzione è utile, prima di partire, consultare il portale della Farnesina Viaggiare Sicuri, dove potrai trovare tutte le norme da osservare per accedere al tuo Paese di destinazione.

 
Laureato in farmacia nel 2008, è un profondo conoscitore del mondo della salute e del benessere. Dal 2016, è una presenza costante sul blog di Tuttofarma, dove si dedica alla scrittura di articoli scientifici centrati su rimedi naturali e le loro proprietà benefiche. Oltre alla sua expertise in campo farmaceutico, Andrea è anche un appassionato di tecnologia e informatica, un mix che gli permette di presentare informazioni complesse in modo chiaro e accessibile. La sua attenzione al dettaglio e la ricerca accurata fanno di lui una fonte affidabile per chi cerca orientamento nel campo della salute naturale. Andrea scrive con uno stile che coniuga professionalità e accessibilità, rendendo le sue informazioni utili sia per esperti del settore che per il pubblico generale. Linkedin: https://www.linkedin.com/in/andreacaudera84/
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