14/05/2021 - Pubblicato in Salute & Benessere
Gli studi stimano che in Italia le persone guarite dal Covid-19 siano circa due milioni. Una volta negativizzate e guarite dal virus, tuttavia, la maggior parte delle persone, continua a manifestare sintomi e fastidi che possono rientrare nella così detta Sindrome Post-Covid.
Una percentuale di persone compresa tra il 50 e l’80% che sono risultate positive al Coronavirus, hanno successivamente patito la sindrome post-Covid, che si può manifestare indipendentemente dalla gravità dei sintomi che hanno caratterizzato la malattia.
Tra i principali sintomi che si accompagnano alla sindrome Post-Covid, vi sono
Alcuni sintomi, in particolare la stanchezza, che si registra in circa l’80% dei pazienti, possono essere molto debilitanti e condizionare così sia la vita quotidiana che l’attività lavorativa delle persone.
Secondo gli studi la causa di questi sintomi potrebbe essere ricercata nell’alterazione della disponibilità di ossigeno nel sangue causata dalla ridotta capacità polmonare di diffusione di ossigeno. E questo può capitare anche se i pazienti non hanno registrato una grave insufficienza respiratoria durante l’infezione, ma solo leggeri sintomi. Si potrebbe quindi ipotizzare un meccanismo diverso alla base della sindrome post-Covid, e, più nello specifico, relativo alle modalità di replicazione del virus.
Il virus SARS-CoV-2 attacca quasi tutte le cellule dell’organismo, le quali sono costituite da diverse molecole, tra le quali figurano le proteine, a loro volta composte da catene di aminoacidi. Il virus scinde le proteine per poter utilizzare gli aminoacidi e dar vita a nuovi virioni, identici al virus di partenza. L’attacco diretto del virus causa importanti alterazioni metabolico e strutturali delle cellule colpite, che perdono le loro capacità. Dunque, durante e dopo l’infezione virale, è come se le cellule del nostro corpo operassero al 30-50% della loro normale funzione, ed occorre tempo perché la cellula, se non viene uccisa dal virus, ripristini il proprio patrimonio sia strutturale sia energetico per ritornare a svolgere le proprie normali attività funzionali e metaboliche.
Per attuare una completa ed efficace riabilitazione dell’organismo dopo l’infezione virale da Coronavirus, occorre affidarsi al proprio medico di fiducia, che proporrà la terapia più corretta dopo aver effettuato e valutato specifici esami ematici. La valutazione degli esiti di questi esami permetterà di intervenire in modo specifico attraverso un rafforzamento delle vie metaboliche cellulari, sia grazie ad un adeguato programma di attività fisica sia al supporto alla formazione di nuove molecole, come le proteine. Occorrerà, dunque, iniziare un’integrazione specifica di vitamine ed aminoacidi per sopperire ad eventuali carenze. L’integrazione di aminoacidi e vitamine deve avvenire sia attraverso l’alimentazione, sia attraverso l’assunzione quotidiana di specifici integratori vitaminici, sempre consigliati dal medico.
Durante i periodi di recupero, dopo un’infezione, una malattia o un periodo di convalescenza, può essere utile l’assunzione di particolari integratori alimentari in grado di sostenere l’organismo.
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