L’estate si avvicina e con essa anche la voglia di vacanze e viaggi. Sempre più italiani stanno organizzando le proprie vacanze estive ed è lecito domandarsi se sarà possibile o meno viaggiare, sia sul territorio nazionale che europeo.
Green Pass Covid: di cosa si tratta?
Proprio per ovviare a questo problema e per incentivare la ripresa del turismo, almeno sul territorio nazionale, il governo italiano ha messo a punto il così detto Green Pass. Il Green Pass è un documento che permette alle persone di viaggiare all’interno del territorio italiano, anche nel caso in cui si viva in una regione in zona rossa o arancione. Il Green Pass, anche chiamato Certificazione Verde, permette di viaggiare nel caso in cui sia certificata almeno una delle seguenti casistiche:
- Avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2
- Avvenuta guarigione da infezione di Coronavirus
- Negatività al virus comprovato da un tampone antigenico rapido o molecolare
Il Green Pass appare così uno strumento utile per permettere a chi vive in zona rossa o arancione di spostarsi liberamente sul territorio nazionale e per incentivare il turismo da paesi stranieri verso l’Italia, evitando così la quarantena al momento dell’arrivo anche da un paese straniero.
Vaccinazione anti-SARS-CoV-2
Il Green Pass ha una validità di sei mesi e viene rilasciato, in formato cartaceo o digitale, alle persone che hanno effettuato l’intero ciclo vaccinale dal virus del Covid-19. La certificazione viene rilasciata, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione e deve contenere
- generalità dell'interessato (nome e cognome)
- data di nascita
- tipologia di vaccino eseguito
- numero della dose effettuata
- numero totale delle dosi previste
- data dell'ultima somministrazione effettuata
- indicazione dello Stato membro in cui è stata effettuata la vaccinazione
- indicazione della struttura che detiene il certificato
Guarigione e termine dell’isolamento in seguito all’infezione da Covid-19
Il Green Pass ha una validità di sei mesi e viene rilasciato, in formato cartaceo o digitale, alle persone che hanno contratto il virus, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19 o dal medico di medicina generale che ha seguito il paziente.
La certificazione deve contenere in maniera obbligatoria
- generalità dell'interessato (nome e cognome)
- data di nascita
- data del primo test positivo
- indicazione dello Stato membro in cui è stata certificata la guarigione
- indicazione della struttura che ha rilasciato il certificato
Esecuzione di un test antigenico rapido o molecolare
La certificazione, in questo caso, ha una validità di quarantotto ore e viene rilasciato, in formato cartaceo o digitale, alle persone che effettuano un tampone antigenico. La certificazione viene rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate e accreditate e dalle farmacie che hanno svolto il tampone.
La certificazione deve contenere in maniera obbligatoria
- dati anagrafici
- tipologia del test effettuato
- nome e produttore e del test effettuato
- data e orario della raccolta del campione
- data e orario risultato del test
- indicazione del centro o della struttura che lo ha eseguito
- indicazione dello Stato membro in cui è stato eseguito il test
Green Pass in attesa del Digital Green Certificate
Il Green Pass, dunque, appare una soluzione utile per viaggiare sul territorio nazionale e regolare l’entrata in Italia da paesi stranieri. Ma se volessi viaggiare all’estero?
Per viaggiare all’estero e uscire dall’Italia è necessario attendere l’entrata in vigore del DCG, il Digital Green Certificate, una certificazione, in forma digitale o cartacea, dotata di QR Code per verificarne digitalmente l'autenticità e la validità e che dovrebbe entrare in vigore per il mese di giugno.
Il DCG, oltre che in ambito nazionale, consentirà di muoversi anche all'interno dei Paesi dell'Unione europea, e attesterà, sulla stregua del Green Pass italiano, una di queste casistiche che permettono di viaggiare
- avvenuta vaccinazione contro il COVID-19
- avvenuta guarigione da COVID-19
- effettuazione di un test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2 con risultato negativo
Si ricorda, tuttavia, che anche in caso di possesso del Green Pass, è obbligatorio seguire sempre le misure di contenimento del virus messe in atto dal Ministero della Salute.
Pertanto, tutti i cittadini devono continuare a indossare le mascherine, rispettare il distanziamento fisico e igienizzare frequentemente le mani anche se in possesso di una certificazione verde Covid-19.