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Come si manifesta l'Alzheimer?

24/04/2021 - Pubblicato in Salute & Benessere

Quando le persone cominciano a dimenticare alcuni dettagli delle loro giornate, delle loro vite ed arrivano al punto in cui non riescono più a riconoscere i propri familiari, gli affetti, arrivano ad aver bisogno di aiuto anche per le attività quotidiane più semplici.

Oggi in Italia i malati di Alzheimer sono circa 500mila e la malattia colpisce il 5% delle persone con più di 60 anni.

Cos'è l'Alzheimer?

La malattia prende il nome dal neurologo Alois Alzheimer, che nel 1907 ne ha evidenziato per la prima volta i sintomi e gli aspetti neurologici principali. La malattia presenta degli agglomerati e di fasci aggrovigliati di fibre nel cervello e sui tessuti nervosi.

L'Alzheimer è la forma più comune di demenza senile, e provoca uno stato di alterazione delle normali funzioni cerebrali che porta a gravi difficoltà nel condurre le normali attività quotidiane. La malattia colpisce principalmente la memoria ma si ripercuote anche sulla capacità motorie.
Solitamente causa numerosi altri problemi:

  • Stati di confusione e rabbia
  • Difficoltà nel parlare e nel pensare
  • Cambiamenti di umore repentini
  • Disorientamento

Nei pazienti affetti da Alzheimer si osserva una perdita di cellule nervose nelle aree cerebrali di vitale importanza per la memoria. Si riscontra, inoltre, un basso livello di sostanze chimiche coinvolte nella comunicazione cellulare celebrale, come l'acetilcolina, che lavorano come neurotrasmettitori.

Si può diagnosticare l'Alzheimer?

Oggigiorno non esiste un esame specifico per riconoscere se un paziente soffra o meno di questa malattia. Durante gli anni e nel decorso della malattia si può fare solo una diagnosi possibile di Alzheimer.

Solo tramite l’identificazione delle placche agglomerate nel tessuto cerebrale è possibile diagnosticare l'effettiva presenza della malattia: questa operazione, però, si può compiere dopo la morte del paziente, attraverso l'autopsia. 

Tuttavia esistono alcuni test utili per escludere determinati tipi di malattie o tumori celebrali e riconoscere sintomi simili a quelli dell’Alzheimer:

  • Esame del sangue,
  • Esame delle urine o del liquido spinale,
  • Test neuropsicologici per misurare la memoria,
  • Tac cerebrali per identificare alcuni segni di anormalità.

L'Alzheimer durante gli anni

Il decorso della malattia è lento.
Molte persone convivono con la malattia per 4-10 anni dopo la diagnosi, ma la rapidità con cui i sintomi si diffondono e di acutizzano varia da persona a persona.

Un fattore certo è che con il tempo i sintomi aumentano, peggiorano e possono portare il paziente a gravi perdite di memoria, a porre più volte le stesse domande, all’incapacità di seguire delle indicazioni, ma anche a trascurare la propria igiene e nutrizione personale.

Come limitare l'aggressione dell'Alzheimer?

Oggi purtroppo non esistono farmaci in grado di bloccare o far regredire i sintomi della malattia.
Alcuni trattamenti esistenti puntano a contenere i sintomi della malattia.
I principi attivi di questi farmaci di contenzione funzionano come inibitori dell'acetilcolinesterasi, un enzima che distrugge l'acetilcolina, il neurotrasmettitore carente nel cervello dei malati di Alzheimer. Inibendo questo enzima, si spera di mantenere pura la concentrazione di acetilcolina e quindi di migliorare la memoria.

Altri farmaci o integratori, invece, possono aiutare a contenere i problemi di rabbia, insonnia e di depressione. 

Un barlume di speranza

La fondazione European Brain Research Institute “Rita Levi Montalcini” sta studiando l’anticorpo A13, una molecola che potrebbe permettere di curare l’Alzheimer.⁠
⁠I ricercatori hanno scoperto che la nascita di nuovi neuroni nel cervello si riduce sin dalle prime fasi della malattia.
Introducendo l'anticorpo A13 all'interno delle cellule staminali del cervello di alcuni topolini affetti da Alzheimer, si è potuto notare come si riattivasse la nascita di nuovi neuroni, eliminando la proteina tossica che causa la malattia.⁠
⁠In questo modo le cellule staminali ricominciano a produrre i neuroni e l'Alzheimer si elimina dalla radice.⁠

 
Professionista con un background accademico e interessi che spaziano dal turismo all'innovazione tecnologica. Laureata nel 2018 in Lingue e Culture per il Turismo, ha avuto la possibilità di studiare un anno in Spagna, specializzandosi in filologia della lingua. Questa esperienza le ha permesso di coltivare una profonda passione per i viaggi e le culture diverse, oltre a una curiosità insaziabile per scoprire il mondo. Nel 2020, Sara ha ottenuto una laurea Magistrale in Comunicazione ICT e Media, approfondendo la sua passione per l'innovazione tecnologica, marketing tecnologico e la cultura dei nuovi media. È particolarmente interessata ai social media, arte e al giornalismo, ambiti in cui applica le sue competenze per rimanere sempre aggiornata sulle ultime tendenze. Nel suo tempo libero, è anche una make-up artist specializzata in eventi e festività. Ha persino partecipato a sfilate come hair model e si è cimentata nel body painting. Appassionata di lettura, ama perdersi nelle pagine di avventure e libri fantasy. Dal 2019 gestisce un blog personale in cui condivide le sue variegate esperienze, offrendo ai lettori uno spaccato della sua vita sfaccettata. Linkedin: https://it.linkedin.com/in/sara-vido-156532199 Blog: https://porelmundo.video.blog/
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