Coronavirus: quale test diagnostico è meglio scegliere e quando?

Ormai è più di un anno che sentiamo parlare nelle nostre vite quotidianamente di infezione da Coronavirus o Covid-19 e non ci sono sconosciute parole come “tampone” o “test sierologico”. Tuttavia è bene conoscere nel dettaglio le differenze tra i diversi tipi di test disponibili per diagnosticare un’eventuale infezione da Coronavirus, per sapere a quale affidarsi a seconda della situazione nella quale ci si trova.

Tamponi Molecolari e Antigenici

Il tampone, che sia di natura molecolare o antigenico, è ad oggi l’unico test attendibile per rilevare se è in corso un’eventuale infezione da Coronavirus.

Il test antigenico è il cosiddetto Test Rapido, un test che effettua il personale sanitario per la rilevazione qualitativa di antigeni SARS-CoV-2 attraverso un campione biologico rinofaringeo. La particolarità del test Antigenico sono i tempi brevi: in soli 15 minuti, infatti, è possibile avare il risultato del test.

Il tampone molecolare, invece, è un tampone orofaringeo che permette di identificare tracce specifiche del genoma a RNA del virus SARS-CoV-2, a differenza del tampone antigenico che rileva solamente alcune componenti del virus, indicative dell’avvenuta esposizione all’agente virale.

Test Sierologico

Il test sierologico è un test rapido per effettuare una rilevazione qualitativa di anticorpi IgG e IgM contro SARS-CoV-2 in campioni di sangue intero umano. Il test sierologico è utile per rilevare l'eventuale presenza di anticorpi nel sangue contro l'infezione da Covid-19 ma non sostituisce e non può dare risultati sull'effettiva infezione in corso da Covid-19, a differenza del tampone orofaringeo.

Test Sierologico o Antigenico: quale scegliere?

Se pensiamo di essere entrati in contatto con il virus del Coronavirus, è possibile verificare l’eventuale infezione virale con differenti strumenti a seconda di quando è avvenuta la possibile infezione.

È utile ricorrere al test sierologico in uno di questi due casi

• Si è entrati in contatto diretto con un soggetto positivo nelle due o tre settimane precedenti
• Si è entrati in contatto diretto con un soggetto positivo nelle due o tre settimane precedenti e si avvertono sintomi tipici da Covid-19

Appare invece utile effettuare un test antigenico in questi casi

• Non si avvertono sintomi ma si è entrati in contatto diretto con un soggetto positivo nei cinque giorni precedenti
• Entro cinque giorni da quado si avvertono eventuali sintomi tipici da Covid-19

Qualora il test effettuato risultasse positivo, è bene informare tempestivamente il proprio medico di base e attivarsi per effettuare un tampone molecolare di conferma.

E per gli asintomatici?

I test sierologici e antigenici possono essere uno strumento utile anche per rilevare la presenza del virus nonostante non si avvertano sintomi particolari, così come avviene nelle persone asintomatiche.

Infatti, nonostante non si avvertano sintomi e non si sia a conoscenza di essere entrati in contatto con una persona positiva, il test antigenico permette di rilevare un’eventuale presenza del virus nel proprio corpo, da collegare ai cinque giorni precedenti dal contatto, mentre il test sierologico permette di verificare se si sono sviluppati eventuali anticorpi da Coronavirus, riconducibili ad un’infezione asintomatica precedente di almeno due settimane.

Tuttofarma consiglia

Lo staff di Tuttofarma consiglia di rispettare sempre le misure di contenimento sociale, di protezione e di igiene messe in atto dall’inizio della pandemia, per una sicurezza propria e delle altre persone.

Sul nostro sito Tuttofarma puoi trovare disponibili due test sierologici di autodiagnosi, utili per un’eventuale autodiagnosi di esposizione al virus. Si ricorda tuttavia che è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico curante per qualsiasi chiarimento o dubbio e di non fare esclusivo affidamento sui test autodiagnostici.