I nutrizionisti e i dietisti di interrogano da tempo sul consumo corretto di carne all’interno di una dieta equilibrata e sana. In effetti, la chiave per uno stile di vita sano e corretto risiede in una dieta variata, imparando a scegliere la qualità e la quantità di cibo da mangiare e ricordando di variare sempre le scelte in tavola. Solo in questo modo è possibile assumere tutti i nutrienti necessari e seguire uno stile di vita ottimale.
Quanti tipi di carne esistono?
Il dibattito sulla corretta quantità di carne da assumere nella dieta ha avuto un forte impatto nel mondo dei media, soprattutto in seguito alla pubblicazione di un articolo nel 2015 sulla rivista The Lancet che analizzava la cancerogenicità della carne.
Bisogna a questo punto fare una distinzione tra i differenti tipi di carne che possono essere consumati:
- Carni Rosse (manzo, maiale)
- Carni processate (mortadella, wurstel, salsicce, salami, insaccati ecc ...)
- Carni Bianche (pollo, tacchino, coniglio)
Nello studio pubblicato nel 2015 ed eseguito dallo IARC, Istituto Internazionale per la Ricerca sul Cancro, è emerso che un consumo eccessivo di carni rosse, soprattutto di quelle processate, è correlato all’aumentato rischio di alcuni tipi di cancro.
Carne rossa: quali sono i rischi?
Gli studi in effetti, rilevano che negli ultimi 60 anni l’assunzione e il consumo di carne rossa pro capite annuo da parte della popolazione ha registrato un aumento superiore del 20%, passando dai 24,2kg nel 1964 ai 46,3kg nel 2015. Il cambiamento dello stile di vita della popolazione dagli anni 60 del Novecento ai primi anni Duemila ha sicuramente influenzato questo cambiamento nelle abitudini alimentari della popolazione italiana, tuttavia è bene ricordare che un’assunzione esagerata di carne rossa può causare problemi di salute all’organismo. Lo studio condotto dallo IARC, infatti, ha inserito le carni processate tra i cancerogeni certi (il cosiddetto gruppo 1, che comprende anche l'amianto, l'alcol etilico e il fumo, le radiazioni ultraviolette e il Papilloma virus), e le carni rosse tra le sostanze probabilmente cancerogene per l'uomo (gruppo 2A). Mentre, per quel che riguarda le carni bianche, gli esperti affermano solo che non esistono studi sufficientemente attendibili e che quindi non possono pronunciarsi né in un senso né nell'altro.
Linee giuda per una dieta bilanciata e corretta
Alla luce dei dati emersi, i nutrizionisti suggeriscono di non eliminare completamente dalla propria dieta la carne rossa, perché è fonte di proteine ad alto valore biologico e di ferro, ma di consumarla in maniera consapevole. L’ Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di non superare i 500gr di carne rossa alla settimana. Il consiglio per vivere bene, utile anche per sviluppare il minor rischio di malattie oncologiche, è quello di seguire la Dieta Mediterranea, che prevede
- Consumo di proteine sia di origine animale (soprattutto carne bianca e pesce), che di origine vegetale (legumi)
- Consumo di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno
- Consumo di cereali integrali non raffinati
- Preferenza dell’olio extra vergine di oliva come condimento
All’interno di questa dieta, inserire una porzione di carne rossa alla settimana è salutare e non determina alcun rischio per la propria salute.